Bryan Gil è a un passo dal Tottenham, mentre il talento andaluso si diverte a Giochi Olimpici con la nazionale spagnola il suo futuro è in bilico tra Siviglia e Londra. Il classe 2001, nato a Barbate, Cadice, è di proprietà della più importante squadra andalusa da otto anni, l’inizio della sua adolescenza, ma Siviglia coincide anche con il luogo in cui non gli è mai stata data la giusta dose di fiducia per brillare.
Il nome del talento lanciato da Pablo Machín circa 30 mesi fa contro l’Atletico Madrid circola da tempo, ma la consacrazione è arrivata “soltanto” nella stagione appena conclusa. Nei suoi primi sei mesi in Liga con il Siviglia Bryan Gil aveva messo a referto il primo assist di un giocatore nato nel XXI secolo nei primi cinque campionati europei e il primo gol in assoluto in Liga. Un gol irrilevante ai fini del risultato ma nel quale si è concesso il lusso di mettere a sedere un avversario al limite dell’area piccola prima di calciare.
L’operazione che porterebbe Bryan Gil al Tottenham ed Erik Lamela al Siviglia sembra essere in dirittura d’arrivo e ha diviso il popolo andaluso. Tra chi la definisce la “cessione del secolo” e chi la vede come l’addio di un talento dal futuro cristallino, dietro a questo movimento di mercato c’è una ragione ben solida.
Bryan Gil, come detto sopra, non ha mai trovato la fiducia giusta a Siviglia. Con Pablo Machín ha esordito e con Caparrós ha continuato a giocare spezzoni di gara, ma è sotto la guida di Lopetegui che l’andaluso non è stato quasi mai chiamato in causa. Il prestito a Eibar l’ha consacrato e ha generato l’interesse di diverse big europee. I tentativi di rinnovo di Monchi sono stati vani nell’anno corrente e la scadenza del contratto a giugno 2023 ha costretto il Siviglia a trovare una soluzione rapida alla possibile perdita a parametro zero di un giocatore cresciuto in casa.
L’accordo dovrebbe prevedere un pagamento di 25 milioni di euro più il cartellino di Erik Lamela (valutato intorno ai 15) e la possibilità di aggiungere altri 10 milioni di bonus variabili. Una somma considerevole, che si avvicina ai 50 milioni di clausola rescissoria, per un ventenne senza esperienza europea salvo le quattro apparizioni in Europa League e la trafila dalle giovanili alla nazionale maggiore della Spagna.
Bryan Gil è un esterno mancino che gioca indifferentemente sulla corsia d’attacco di sinistra e di destra. Rapido nei primi passi, è un calciatore creativo che cerca sempre il confronto con l’avversario; è molto abile nell’uno contro uno e una delle sue principali caratteristiche è quella di spostare la palla all’ultimo per superare l’avversario. La personalità che ha nel dribblare in ogni zona del campo, messa in mostra soprattutto nell’ultima stagione, lo rende un pericolo costante per le difese.
Mendilibar lo ha utilizzato ovunque quest’anno e lo stesso potrebbe fare Nuno Espirito Santo con gli Spurs. Il tecnico portoghese, che sta provando sia il 4-2-3-1 che il 4-3-3, ha molte frecce nel suo arco (Bergwijn, Son, Lucas Moura) e nel caso di cessione di Harry Kane il gioiellino di Barbate potrebbe trovare subito spazio con l’eventuale spostamento di Son o Lucas al centro dell’attacco.
Sul suo adattamento alla Premier League potrebbe pesare una struttura fisica minuta, con cui hanno già fatto i conti diversi connazionali nel passato. Ad agevolare l’ambientamento a Londra ci sarebbe Reguilón su cui il Tottenham ha investito molto e con cui potrebbe formare una fascia sinistra veloce e temibile. Soltanto il tempo potrà permetterci di capire chi, tra spagnoli e inglesi, avrà fatto l’affare, Gil ha brillato nell’Eibar e difficilmente sarà subito maturo per fare la differenza anche a Londra.
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