Il derby della città di Copenaghen è sempre una delle partite più spettacolari, pirotecniche e sentite, sugli spalti del Brondby Stadion o del Telia Parken. I tifosi delle due squadre si odiano a morte; in particolare, l’odio è aumentato nel 1992, quando in corrispondenza con la nascita della moderna Superligaen, nacque l’FC Copenaghen che conosciamo oggi, dall’unione tra KB e B1903. Ogni anno il popolo calcistico danese si raduna sugli spalti, nei pub della città, o nelle case di amici per assistere ad un evento sportivo che può comodamente essere definito il più atteso dell’anno in Danimarca, se non forse in tutta la Scandinavia. Il derby giocato al Telia Parken fu boicottato dai tifosi del Brondby, che accusarono la tifoserie del Copenaghen di avere stretti rapporti con la polizia cittadina. Il tutto perchè il comune di Copenaghen ha espresso la richiesta di limitare al minimo i rischi di scontri, consigliando di spostare la tifoseria ospite in un altro settore dello stadio, rispetto al designato. Grandi rivolte seguirono la partita, che si concluse con un tesissimo 0-0. Questo derby tuttavia, può significare ancora di più.
La riforma della Superligaen, in stile Jupiler League o NBA, prevede lo svolgimento di un mini torneo di playoff tra le sei squadre meglio classificate al termine della Regular Season, per assegnare il titolo. Partendo dai blocchi con i punti conquistati nelle 26 partite della stagione, i Leoni della città avevano già 12 lunghezze di vantaggio sugli acerrimi rivali giallo-blu. Un pareggio contro il Nordsjaelland ha riportato il Brondby a 10 punti di distacco, ma vincendo oggi questi ultimi diventerebbero 13. A quel punto i bianco-blu avrebbero un margine davvero ampio, considerate le sole 7 partite al termine della stagione. E’ per questo che il Brondby avrà più di un dente avvelenato, e farà di tutto per evitare che gli odiati concittadini si involino in solitaria verso il loro 12esimo titolo, dal 1992. Andiamo ora ad analizzare le varie sfaccettature di questo splendido match, che avrà inizio alle 16 di oggi, per dar vita ad una Pasquetta infuocata!
QUI BRONDBY – Rosa praticamente al completo per la formazione di Alexander Zorninger, che schiererà i migliori 11 giocatori stagionali dal primo minuto. L’unico assente è il danese Kahlenberg, costretto alla tribuna per infortunio. In porta dovrebbe giocare Frederik Ronnow, favorito nel ballottaggio con Kwarasey. A difendere il clean sheet ci saranno Rocker ed Hermansson, con la probabile esclusione del terzo difensore centrale, il finlandese Arajuuri. Larsson, con la fascia al braccio, sarà protagonista sulla corsia bassa di destra, mentre sulla sinistra è probabile la presenza di Sikosek, con Crone in panchina. Centrocampo a tre confermato con Norgaard, Phiri e Holst a fare legna, mentre più avanti agirà il chiacchieratissimo Mukhtar. Il tedesco, dopo la miglior stagione della sua carriera, è visto lontano da Copenaghen, destinazione Bundesliga. Con gli occhi addosso, questa è una partita fondamentale per mettere in mostra le sue qualità ed impressionare svariati club. Proprio lui in settimana ha parlato alle televisioni danesi, lanciando una vera e propria sfida ai rivali cittadini, e finendo sulla lista nera della Sektion 12 del Copenaghen. In attacco, Wilczek affiancherà il temutissimo Teemu Pukki, capocannoniere del campionato, nonchè una delle poche speranze di una nazionale finlandese verso la deriva.
QUI COPENAGHEN – Giro di boa fondamentale per i rafazzi di Stale Solbakken, chiamati a vincere per confermare la superiorità cittadina. Nella rosa dei bianco-blu ci sono delle assenze che potrebbero pesare: Falk Jensen non ha ancora recuperato dal pesante infortunio alla caviglia, e non saranno presenti nemmeno Thomsen e Hogli, entrambi tuttavia piuttosto fuori dal progetto dei Loverne. Più pesante e preoccupante invece l’assenza per motivi disciplinari di Federico Santander: il paraguaiano potrebbe essere una grande fonte di introiti per il prossimo mercato, dato che molte squadre hanno occhi solo per lui, ma averlo disponibile almeno per questo derby, avrebbe fatto davvero comodo. La sua assenza smuove le tattiche offensive del fortino di Solbakken: sarà ancora Cornelius a giudare l’attacco, affiancato probabilemente da Pavlovic, in un buon momento di forma. Sugli esterni dovrebbero agire Toutouh e Gregus, ma il primo potrebbe essere anche una soluzione offensiva, al posto di Pavlovic. In quel caso entrerebbe in gioco Kasper Kusk, sulla corsia destra. A centrocampo confermato il frangiflutti formato da Kvist e Matic, una coppia in grado di alleviare molto bene la partenza di Delaney, che è già diventato un meccanismo fondamentale nel Werder Brema. Ci sarà Ludwig Augustinsson, anche lui ormai del Werder per l’estate prossima, da terzino sinistro, mentre sulla corsia opposta agirà Ankersen, autore di una stagione pressochè perfetta. Qualche dubbio per il capitolo difensori centrali; fuori discussione la presenza di Zanka, leader indiscusso nonchè giocatore di un certo livello, ma è pieno ballottaggio per il suo partner difensivo. Nell’ultima partita hanno giocato sia Boilesen che Antonsson, ma potrebbe essere Johansson il suo partner per una partita così importante, a discapito anche di Okore. Tra i pali sembra indiscussa la presenza di Robin Olsen, una sicurezza durante tutta la stagione.
Semaforo verde per un derby danese che può regalarci dei verdetti quantomeno interessanti: siete pronti ad un’altra grande esperienza calcistica? Buon divertimento!