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Brest, la Champions è realtà: ecco i segreti dell’impresa del “Bologna” di Francia

In Ligue 1 è stato compiuto un miracolo pari a quello del Bologna in Italia: il Brest è qualificato alla prossima UEFA Champions League. Ecco cosa c’è da sapere a riguardo

In Italia, in questi giorni, non si parla d’altro che della qualificazione del Bologna alla prossima UEFA Champions League dopo 59 anni di assenza dalla massima competizione europea. In pochi, però, almeno nel nostro Paese, stanno dando la giusta importanza a un’altra impresa di pari livello compiuta in Francia: il Brest, squadra dell’omonima città portuale della Bretagna, ha concluso il proprio campionato al terzo posto in classifica, il che vuol dire qualificazione alla prossima edizione della massima competizione europea. Vediamo quali sono stati i segreti di questo miracolo sportivo.

Dal fallimento alle stelle: il Brest è qualificato alla Champions League 2024/25

Il Brest fu fondato nel 1903 come Armoricaine de Brest. Solo il 26 giugno 1950, adottò il nome ufficiale di Stade Brestois. I biancorossi conobbero una rapida crescita, ottenendo la promozione nel Championnat de France amateur, il terzo livello del calcio francese, nel 1958. Nel 1970, invece, raggiunse per la prima volta la seconda serie. Al termine della stagione 1978-1979, il Brest conquistò la sua prima promozione nella massima serie francese, ma retrocesse immediatamente nella seconda divisione. Dopo continui sali e scendi tra prima e seconda divisione, nel 1991 il club fallì per bancarotta, fatto che segnò il punto più basso mai raggiunto dal club sin dalla sua nascita.

Brest in Champions League
Brest in Champions League | Instagram @stadebrestois29 – Footbola

Così il Brest fu costretto a ripartire dai dilettanti, ritrovando la gioia della Ligue 1 solo nel 2010, dopo 19 anni dall’ultima apparizione. Trascorse tre stagioni in Ligue 1, per poi retrocedere nel 2013 e risalire nel 2019, e da allora il club non è più retrocesso. La svolta decisiva avvenne a gennaio 2023, quando Eric Roy, mister che fino a quel momento aveva allenato solamente il Nizza, arrivò per evitare la retrocessione, riuscendo a raggiungere l’obiettivo.

Dall’arrivo del nuovo tecnico, e soprattutto con l’inizio della stagione 2023-2024, il Brest ha mostrato uno stile di gioco insolito per la Ligue 1. La filosofia tattica di Roy si basa su principi tipici della Premier League, focalizzandosi principalmente sui lanci lunghi e sulla ricerca del cross.

Questo gioco così “poco francese”, però, ha portato i suoi frutti: questa stagione il Brest, squadra che, come abbiamo visto, ha sempre militato nelle posizioni medio-basse di classifica o addirittura in seconda divisione, ha concluso il campionato al terzo posto in Ligue 1, assicurandosi un biglietto diretto per i gironi della prossima edizione della Champions League. Nell’ultima giornata di campionato, il Brest, infatti, ha trionfato 3-0 in trasferta contro il Tolosa, superando in classifica il Lille di Paulo Fonseca, bloccato sul 2-2 dal Nizza nei minuti di recupero, e ora costretto agli spareggi per accedere alla competizione europea più prestigiosa.

Una delle chiavi di questa impresa è senza dubbio il DS della squadra, Grègory Lorenzi, il quale, oltre ad aver vinto la scommessa dell’allenatore, ha deciso di puntare su un mix di esperienza ed energia, formando una squadra che, in termini di età media, è la terza più anziana della Ligue 1. Questa scelta va controcorrente rispetto a quella di molti club francesi, i quali preferiscono puntare sui giovani per fare cassa. “Il segreto è anche la stabilità”, ha spiegato Lorenzi al Guardian, “negli ultimi cinque-sei anni il club si è consolidato ed è cresciuto nella continuità. Quest’anno abbiamo fatto pochi cambiamenti, mantenendo tutti i giocatori chiave”.

Brest in Champions League
Brest in Champions League | Instagram @stadebrestois29 – Footbola

La tifoseria ha risposto con entusiasmo, trasformando il piccolo stadio del 1922, ristrutturato nel 2010 con una capienza di 15mila posti e intitolato a Francis Le Blé, ex sindaco socialista della città morto nel 1982 a soli 52 anni, in un vero e proprio fortino. Nel 2027, inoltre, sarà pronto il nuovo stadio, il che renderà il club ancora più attraente per i nuovi giocatori e aumenterà gli introiti che potranno essere spesi nell’area sportiva.

Grazie a un gruppo compatto e dedito al sacrificio, il Brest ha brillato attorno alla sua stella: il difensore centrale sinistro di 25 anni, Lilian Brassier, già nel mirino di diversi club italiani e non solo. Tra i giocatori che si sono distinti ci sono anche i due trequartisti: il 21enne maliano Kamory Doumbia, che ha chiuso la stagione con sei gol e quattro assist, e il 28enne Romain Del Castillo, autore di otto gol e otto assist. Un’altra sorpresa è stata Jérémy Le Douaron, l’attaccante 26enne scoperto nel 2020 in un club di quarta divisione, lo Stade Briochin.

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