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Bravo e Ter Stegen: ne rimarrà soltanto uno

Mese d’agosto delicato in casa Barcellona soprattutto per quello che riguarda il caso portieri: Claudio Bravo e André Ter Stegen sono ancora lì a duellare per guadagnarsi il posto di portiere titolare in uno dei club più blasonati al mondo.

Il problema è che questa stagione quasi sicuramente sarà differente dalle due precedenti e uno dei due lascerà il Camp Nou per trovare altra destinazione. Entrambi hanno fatto sapere di non essere disposti a vivere una stagione all’ombra del collega e che nel caso venissero bocciati in questo insolito ma continuo testa a testa aspetterebbero volentieri l’offerta coraggiosa di una società disposta a pagare la clausola rescissoria.

Molti dei problemi legati alla cessione di uno tra Ter Stegen e Bravo sono proprio qui:  il portiere tedesco ha una clausola di ben 80 milioni di Euro e a questo punto del mercato è difficile trovare una società disposta a spendere tale cifra. Il corteggiamento principale è quello del City di Guardiola che sta sondando il terreno per trovare una valida alternativa al non sempre brillante Joe Hart; le lusinghe di Pep sono concrete, le possibilità di vedersi concretizzare un trasferimento così costoso molte di meno.

Claudio Bravo ha una clausola rescissoria molto più bassa, vicina ai 40 milioni, cifra comunque molto alta per un estremo difensore ad inizio agosto quando la maggior parte delle rose sono in via di completamento e non necessitano di estremi difensori. Il cileno è un portiere che farebbe comodo a molti ma è davvero difficilissimo trovare qualcuno disposto a far partire così tanti bigliettoni dal proprio portafogli.

Il Barcellona si trova dunque in una situazione di difficoltà: Luis Enrique e i dirigenti hanno fatto capire che non si può garantire la titolarità a nessuno dei due ma è anche difficile aprire le porte ad una cessione per i motivi sopra elencati. Lasciare come unica opzione la clausola rescissoria equivarrebbe e tenersi il fardello di un giocatore forte ma scontento in rosa e non beneficerebbe nessuno.

La partita di Supercoppa contro il Siviglia sarà la chiave per capire su chi Luis Enrique vuole realmente puntare quest’anno e chi invece dovrà cercarsi al più presto una nuova sistemazione per evitare di guardare con invidia il collega sporcarsi i guanti.

Simone Gamberini

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