Il Brasileirao di quest’anno è partito senza una favorita e prosegue senza una vera e propria capolista.
In questo clima di incertezza non emerge nessuno: le partenze per le Olimpiadi dei giovani più interessanti hanno colpito ai fianchi Santos, Corinthians e Palmeiras che nelle ultime settimane hanno smarrito la via inceppando con facile continuità in passi falsi.
All’inizio ci aveva provato l’Internacional che però una volta arrivato in vetta e strappato il primo break ha sofferto drammaticamente di vertigini fino a finire a stretto contatto con la zona retrocessione all’interno di una crisi ancora in corso.
Sembrava la volta buona per la fuga del Palmeiras che però dopo aver lasciato partire Gabriel Jesus per la spedizione olimpica ha trovato un solo successo nelle ultime 5 gare con ben due sconfitte rimediate. Una squadra senza più la convinzione di inizio campionato dove gioventù ed esperienza formavano un mix letale.
È stata allora la volta del Corinthians che ha riassaporato per poco tempo il brivido di essere capolista ma la poca esperienza del nuovo gruppo ha fatto sì che anche il Timao cadesse subito dopo aver ripreso il suo trono.
Poteva essere la chance del Santos (orfano in queste settimane delle sue stelle Thiago Maia e Gabigol) in questo weekend visti i passi falsi di tutte le rivali ma anche qui l’emozione ha giocato brutti scherzi e l’impegno casalingo contro il Flamengo si è chiuso senza gol.
La classifica adesso è cortissima, il Brasileirao sembra non volere padroni: sette squadre in 3 punti ad una sola giornata dal giro di boa. Il trenino sopracitato, da cui va tolto come detto l’Internacional, è compatto a 33 punti seguito da Atletico Mineiro e Gremio a quota 32, dal Flamengo a 31 e dall’Atletico Paranaense a 30.
Un campionato enigmatico, pieno di varianti e colpi di scena, un Brasileirao spettacolare che ancora non ha preso una decisione. Il girone d’andata ormai è agli sgoccioli e le gerarchi sono più confuse che mai; il tempo sicuramente ci dirà chi vuol esser capolista.