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Brasileirao: il Palmeiras è campione dopo 22 anni

Si aspettava solo la matematica per incoronare il Palmeiras nuovo campione del Brasile: la certezza è arrivata nella notte con il successo contro la Chapecoense in una partita in cui bastava semplicemente conquistare un punto.

Festa piena in casa Verdao dove il titolo mancava addirittura dal 1994 quando in squadra c’erano Rivaldo, Edmundo e Roberto Carlos. Un cammino importantissimo cominciato forse con il piede sbagliato ma raddrizzato in tempo per mettersi in prima posizione e fare selezione giornata dopo giornata delle inseguitrici. Il Palmeiras è stato una macchina perfetta nel girone di ritorno in cui ha sempre guidato la classifica riuscendo a frenare l’entusiasmo di piazze calde come quelle di Atletico Mineiro e Flamengo che minacciavano il primato del Palestra Italia.

Il cammino del campione: una selezione di rivali

La giornata chiave è stata la seconda del girone di ritorno, quella che ha permesso al Palmeiras di effettuare l’ultimo sorpasso per la vetta: il 2-1 contro il Vitoria (vicino ad una clamorosa salvezza) permise agli uomini di Cuca di sorpassare il Corinthians, fermato a sorpresa in casa propria dal Cruzeiro che ancora stava annaspando a caccia di punti salvezza.

Il duello col Flamengo ha incendiato la seconda metà del girone di ritorno e la forza del Verdao è stata quella di non portare la gara ad essere decisa dagli scontri diretti ma vincere contro tutte le altre avversarie e rendere insostenibile il ritmo vittorie per i più accreditati inseguitori. Alla fine il Fla ha perso contatto, non ha vinto lo scontro diretto e si è perso nelle sfide contro avversarie di alta classifica dove ha perso ogni chance di arrivare alla volata finale in condizioni di sprint.

Ci hanno provato anche Atletico Mineiro e Santos che però partivano con un gap troppo ampio da colmare.

Gli eroi del Palmeiras

Alla fine l’ha spuntata il Palmeiras ed è giusto così. Una vittoria in campionato importantissima per una piazza così calda che aspettava dai tempi dell’ Esquadrao Imortal il titolo. Questa è stata la vittoria di Cuca, capace di mettere assieme una squadra di giovani e dargli subito la mentalità vincente; è stata la vittoria di Gabriel Jesus, lanciato dalla Copa Libertadores e incontenibile nei mesi in cui è stato a disposizione; la vittoria di Yerri Mina, il miglior centrale del campionato; la vittoria dei giovani Dudu e Roger Guedes, all’ombra della stella classe ’97 ma fondamentali durante la sua assenza; la vittoria dei veterani del calcio brasiliano come Zé Roberto ed Edu Dracena; è stata la vittoria di un collettivo fortissimo che si ritrova in cima al Brasile con pieno merito.

Simone Gamberini

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