Quel sette a uno subito in casa, nella semifinale del mondiale, è stata una sconfitta che va oltre il semplice aspetto sportivo; le lacrime dei giocatori brasiliani quella sera rappresentavano le lacrime di un popolo intero che in un momento non proprio felice cercava nello sport una via d’uscita. Due anni dopo il calcio offre al Brasile una seconda possibilità: già perché domani sera i ragazzi di Micale si giocheranno l’oro olimpico e poco importa se i giocatori che scenderanno in campo non erano presenti quella sera di due anni fa. Il desiderio di vendetta lo sentiranno lo stesso e stavolta il popolo brasiliano dovrà versare solo lacrime di gioia.
Neymar e la possibilità di una rivincita
L’infortunio subito nei quarti di finale del Mondiale costrinse Neymar a saltare la semifinale; non possiamo sapere come sarebbe andata con lui in campo, ma di certo vedere i suoi compagni soccombere non è stato facile. Stavolta però il talento del Barcellona è presente e ha tutta l’intenzione di portare il suo Brasile alla vittoria dell’oro olimpico. Non sarà facile perché l’avversario, la Germania, è molto forte ma la voglia di rivincita di Neymar è tanta e levare la medaglia più preziosa ai tedeschi è una possibilità che non vuole farsi scappare.
Rinascere con l’oro olimpico
Il Brasile si gioca tutto in un solo match; una finale che può letteralmente cambiare le sorti di una nazionale di fronte ad un bivio: rinascere o affondare definitivamente. Il Mondiale e la Copa America hanno portato solo delusioni alla Selecao mostrando una squadra senza anima ma soprattutto con poca qualità, specialmente in mezzo al campo. Le Olimpiadi sembrano aver dato nuova linfa ad una nazionale che sembrava morta ma ora bisogna compiere l’ultimo passo, bisogna prendersi quella medaglia che manca nel palmarès del Brasile. Vincere per provare a dimenticare il passato e guardare al futuro con più serenità e soprattutto con una medaglia al collo, ovviamente d’oro.
La pressione di giocare in casa
Non sempre giocare in casa rappresenta un vantaggio, a volte può essere solo un ulteriore ostacolo verso il traguardo. E probabilmente sarà così anche per il Brasile, perché quando sai di dover vincere per forza (un’altra sconfitta sarebbe devastante per la nazionale di Micale) ecco che subentra quello che nel tennis viene chiamato “braccino”, ovvero la paura di vincere. Gli undici brasiliani che scenderanno in campo sanno benissimo di avere un pubblico che li sosterrà per tutta la partita, ma sanno anche che non possono permettersi un altro passo falso di fronte alla loro gente; per questo la finale di domani sarà ancora più difficile.
Brasile-Germania, due anni dopo di nuovo contro: interpreti diversi, posta in palio altissima. L’oro olimpico aspetta una delle due, ma i padroni di casa hanno sette validi motivi per volere questa medaglia.