Fiorentina – Inter, ha rischiato di trasformarsi in una tragedia. La partita finisce di fatto al 17’ del primo tempo quando Edoardo Bove si accascia sul terreno di gioco. In campo e sugli spalti cala il gelo: prestati i soccorsi al ragazzo, le squadre lasciano il campo. Partita sospesa, decisione congiunta: la sfida, con ogni probabilità, sarà recuperata nel prossimo febbraio, ma il pensiero è legato alle condizioni del ragazzo.
Le immagini sono agghiaccianti. Il centrocampista si piega sulle ginocchia, poi si rialza, percorre un paio di metri, quindi barcolla poi crolla sul terreno di gioco. Dumfries e Calhanoglu percepiscono immediatamente la gravità della situazione chiedendo a gran voce aiuto e soccorsi. I calciatori, in campo e dalla panchina, a prescindere dal colore delle maglie, formano un cerchio per proteggere il ragazzo dagli obiettivi delle telecamere. Bove viene assistito dai medici a bordo campo e poi trasportato in ambulanza all’ospedale Careggi.
Quattro minuti lunghissimi: il ragazzo riprende conoscenza, ma la situazione resta da monitorare. Il calciatore è ricoverato nell’ospedale toscano, destinato al reparto di terapia intensiva. Arriva quindi la nota congiunta dell’azienda ospedaliera e della Fiorentina. Bove è arrivato stabile dal punto di vista emodinamico presso il pronto soccorso, e i primi accertamenti cardiologici e neurologici effettuati hanno escluso danni acuti a carico del sistema nervoso centrale e del sistema cardiorespiratorio. Il ragazzo è stato sedato farmacologicamente e la situazione sarà rivalutata nelle prossime ore.
Firenze e la Fiorentina sono provati da paure e tragedie E si sono schierati immediatamente al fianco del calciatore con tanto di striscione al Careggi. A queste latitudini conoscono le ferite del dolore. Le lancette del tempo riportano al 22 novembre 1981, quando Giancarlo Antognoni, al 55’ di Genoa – Fiorentina riporta un infortunio gravissimo che ne mette a rischio la vita. Il centrocampista, in uno scontro fortuito con il portiere Martina, riporta una frattura alle ossa craniche e una momentanea interruzione del battito cardiaco. Fu salvato dal medico sociale del Genoa e dal massaggiatore della Fiorentina che con una manovra tempestiva riuscirono a riattivare il cuore e la respirazione del calciatore.
È finita in tragedia, invece, la vicenda legata al capitano Davide Astori che la mattina del 4 marzo 2018 è ritrovato senza vita in un albergo di Udine dove la squadra alloggiava in attesa di sfidare i friulani. L’ultimo caso, il più recente, si lega al dirigente Joe Barone. Il 17 marzo del 2024, il braccio destro del presidente Commisso è vittima di un grave malore in un albergo di Cavenago di Brianza, dove la squadra era in ritiro in vista della partita con l’Atalanta. Trasportato d’urgenza al San Raffaele di Milano, le condizioni appaiono subito gravissime. Morirà due giorni dopo, il 19 marzo, nel reparto di terapia intensiva cardiochirurgica della struttura milanese.
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