Bove, la verità sul defibrillatore sottocutaneo e sul suo futuro: potrà mai tornare a giocare?

Il dispositivo impiantatogli questa mattina sarà removibile, ma rimane il mistero sul continuo della sua carriera: ecco cosa si sa a riguardo

Dopo l’arresto cardiaco avuto in campo in occasione della partita tra Fiorentina e Inter, su Edoardo Bove sono circolate tante notizie, molte smentite, e altrettante domande, alcune delle quali ancora senza risposta. Oggi, però, è arrivata una certezza: questa mattina, intorno alle 8, Edoardo Bove si è sottoposto all’installazione di un defibrillatore sottocutaneo presso il reparto di Emodinamica dell’ospedale Careggi di Firenze. Il calciatore è ricoverato nella struttura dal primo dicembre, giorno in cui è stata rilevata una lieve lesione al ventricolo sinistro a seguito del malore accusato. Oggi, quindi, c’è stata la prima grande svolta, ma cosa accadrà in futuro? Il giovane calciatore riuscirà a tornare a giocare? In attesa di risposte certe cerchiamo di capire qualcosa in più su tutta la vicenda.

Bove tornerà a giocare? Potremo mai rivederlo in Serie A? Ecco cosa sappiamo a riguardo

Le scene a cui abbiamo assistito il primo dicembre allo stadio Artemio Franchi di Firenze sono state a dir poco toccanti, e la mente di tantissime persone è tornata a quel 12 giugno 2021, quando Christian Eriksen, giocatore danese dell’Inter, accusò un arresto cardiaco nel corso di Danimarca-Finlandia, partita valida per i gironi di Euro 2020. Anche 3 anni fa, per fortuna, la vicenda si chiuse al meglio, con Eriksen che riuscì a riprendersi e persino a tornare a giocare, ma non in Italia, dato che al giocatore danese fu installato un defibrillatore con cui, secondo le regole vigenti in Italia, non si può scendere in campo. Ed è per questo che, da allora, Eriksen ha vestito prima la maglia del Brentford e poi quella del Manchester United, dato che in Inghilterra non sono presenti le stesse restrizioni che, invece, ci sono da noi. Succederà la stessa cosa anche a Edoardo Bove o per lui ci sono speranze che possa continuare a giocare in Italia?

 

Il defibrillatore di Bove potrà essere rimosso? E in questo caso potrà tornare a giocare in Serie A?

Il centrocampista della Fiorentina, grazie all’impianto del defibrillatore, potrà tornare a casa tra giovedì e sabato, mantenendo il dispositivo temporaneo per almeno un paio di mesi, in attesa dei risultati definitivi di tutti gli esami effettuati in ospedale che daranno risposte più dettagliate riguardo il problema che lo ha colpito.

Il vero ostacolo per Edoardo, una volta esclusi rischi gravi per la salute, è rappresentato dalle normative italiane che impediscono di praticare sport agonistici con un dispositivo di questo tipo. È la stessa regola che, dopo il malore accusato durante Euro 2021, ha obbligato Christian Eriksen, come abbiamo detto in precedenza, a lasciare l’Inter. In futuro, Bove potrà decidere se tenere o rimuovere il defibrillatore tramite un ulteriore intervento, ma dovrà prima attendere i referti che chiariranno se la sua miocardite è di origine genetica o infiammatoria, determinando così i rischi a lungo termine.

Nel frattempo, la cosa più importante per lui sarà iniziare a riprendere una vita “normale” dopo il grande spavento vissuto da lui e dalla sua famiglia.