Lo Schalke 04 ha rotto anche la maledizione di Mönchengladbach: dopo 4 vittorie consecutive negli scontri diretti, il Borussia ha dovuto accontentarsi soltanto di un 1-1 che non può soddisfare. Le due squadre hanno finito per annullarsi all’interno di una partita intensa e giocata a ritmi elevatissimi, ma raccogliendo soltanto un punto a testa. Per i minatori significa terzo posto in solitaria e nono risultato utile consecutivo, mentre i Fohlen devono accontentarsi di un solo punto per riscattare la débacle di Wolfsburg di una settimana fa.
Tedesco è riuscito con più di un pizzico di fortuna a limitare i danni nonostante l’assenza pesantissima di Goretzka in mezzo al campo, sostituito da un McKennie in grado di fare benissimo da diga davanti alla difesa per recuperare palloni poi giocati in avanti. Le maggiori sofferenze per lo Schalke sono arrivate sulle corsie, con i continui tagli di Hazard e Grifo che hanno dato enorme fastidio: i due si sono infilati negli spazi aperti da Raffael e Stindl con i loro movimenti ad arretrare. Spesso e volentieri si sono anche scambiati la posizione interna, svariando con tanta libertà per lasciare campo alle sovrapposizioni dei terzini. Proprio da questo tipo di situazione sono nate le migliori occasioni, compreso il corner sui quali sviluppi Kramer ha insaccato il momentaneo 1-0.
Troppo individuali e poco corali gli assalti dell’attacco di Tedesco, fatti più di incursioni che di azioni davvero costruite. Sono mancati soprattutto i movimenti senza palla di Goretzka tra le linee avversarie, ben chiuse soprattutto da uno Zakaria ancora una volta uomo-ovunque, anche se forse poco pulito L’ingresso di Burgstaller ha però cambiato le carte in tavola: con lui al centro dell’area da boa sono iniziati ad arrivare rifornimenti dalle fasce e Caligiuri ha potuto giocare più verso il fondo. Proprio da questa situazione è nato l’autogol di Vestergaard che ha cambiato le carte in tavola, spostando l’inerzia dalla parte dello Schalke 04.
Gli ultimi venti minuti sono stati infatti controllati dallo Schalke, senza però riuscire a sfondare in contropiede. La scelta di Di Santo unico riferimento si è rivelata abbastanza fallimentare, mentre Embolo ha ripreso confidenza col campo ma offerto poco alla causa. Ci ha pensato la fortuna allora a dare una soddisfazione a Tedesco: i suoi continuano a viaggiare con il vento a favore in zona Champions League. Pensare più in grande è impossibile, ma la fiducia nell’ambiente cresce giorno dopo giorno.
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