Borussia Dortmund, la vittoria della svolta

Il Borussia Dortmund, dopo la vittoria sul campo del Mainz (la prima della gestione Stoger), era chiamato ad affrontare al Signal Iduna Park l’Hoffenheim; i ragazzi di Nagelsmann si presentavano sul campo del BVB dopo la vittoria contro lo Stoccarda. Partita fondamentale in chiave europea; le due squadre, infatti, cercavano il successo per avvicinarsi prepotentemente alla zona Champions League. Alla fine sono stati i padroni di casa, grazie ad un goal pazzesco di Pulisic, a portare a casa tre punti preziosissimi.

Borussia Dortmund, una nuova era

Serviva poco per far rinascere dalle proprie ceneri le Wespen; bastava un allenatore pragmatico per riportare il BVB in posizione ai livelli di inizio stagione. Il successo di oggi, arrivato nel finale, testimonia una squadra che non era assolutamente quella vista negli ultimi due mesi con Bosz. Aubameyang e compagni hanno giocato da provinciale: poco calcio spettacolo, tanta concentrazione e soprattutto quella voglia di portare a casa il risultato che ha fatto la differenza. I tre punti di oggi portano il Borussia al terzo posto (a due sole lunghezze dallo Schalke) in attesa dei match di Lipsia e Bayer Leverkusen di domani. Stasera può essere nata una nuova squadra; Stoger supera a pieni voti il primo esame difficile del suo percorso e si prepara ad affrontarne un altro: mercoledì si sfida il Bayern nella DFB-Pokal.

Hoffenheim, una sconfitta che può servire per il futuro

La partita dell’Hoffenheim era iniziata alla perfezione: tanta concentrazione e la capacità di ribattere colpo su colpo. Alla fine i ragazzi di Nagelsmann avevano anche trovato la rete del vantaggio con il goal di Uth, l’uomo più in forma dei Blau. Nella ripresa, però, è venuto meno l’equilibrio e l’attenzione di una squadra ancora immatura. La sconfitta di oggi si può leggere in due modi: pesante dal punto di vista della classifica perché domani Lipsia e Leverkusen possono allungare in classifica. Ma è un passo falso che può anche aiutare la squadra in futuro; per diventare grandi, infatti, queste gare bisogna portarle a casa.

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