Tanti indizi, ma anche tante confusione. Il Real Madrid nell’ultima settimana di calciomercato non farà operazioni in entrata visto il valore molto importante della rosa, ma dovrà piazzare uno dei suoi attaccanti. Borja Mayoral o Jovic, chi resta e chi va, difficilissimo da pronosticare nonostante il countdown del mercato sia prossimo allo scadere.
Zidane nell’ultima partita ha provato a lanciare dei messaggi, così come nelle conferenze, ma ha solamente alimentato la confusione. Fa sapere di puntare tanto su Borja Mayoral, ma è stato Jovic a partire dall’inizio contro il Betis, in un 4-3-1-2 che ha fatto scoppiare il caos nella stampa madrilena. Un sistema di gioco che valorizza certamente Odegaard, di fatto il vero acquisto dell’estate, per quanto acquisto non sia, ma che ha tenuto in panchina senza giocare alcun minuto gente come Vinícius e Rodrygo, ma anche Isco a cui è stato concesso però uno spezzone di gara. Viene da chiedersi quanto Zizou sia affezionato a questo sistema, che potrebbe far restare entrambi i giocatori partiti col bollino del “vice-Benzema”.
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Perché in tal senso sarebbe in bilico anche la posizione di Hazard quando recupererà dall’infortunio, e in generale si avrebbe poco chiara l’intenzione dell’allenatore di valorizzare l’intero parco attaccante. Viene infatti da pensare che questa sia una soluzione d’emergenza o comunque un piano alternativo per non offrire sempre lo stesso calcio, ma che di fatto non sarà l’idea base su cui fondare la nuova stagione. Il tridente piace di più e forse serve di più a questa rosa, ed è per questo che tra Borja Mayoral e Jovic forse sarà necessario fare una scelta.
L’ex Levante è un prodotto della cantera, piace per i suoi movimenti ma garantisce davvero pochissimi gol, come testimonia la sua buona annata con i Granotas, condita da buone prestazioni ma sotto anche alla doppia cifra nonostante la titolarità. Jovic invece dà sicuramente più garanzie di gol e anche maggiore fisico, ma sembra molto più al di fuori degli schemi di questa squadra. Entrambi hanno richieste dall’estero, con l’Italia anche tra le mete vedi l’interesse della Roma, ma anche la Premier, attenta soprattutto al serbo.
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Non c’è rimasto molto tempo a disposizione per decidere e per questo forse si potrebbe restare così. Con una scelta un po’ divisoria, di alternare due moduli molto differenti tra loro: uno che fa contenti gli esterni, un altro che fa contente le punte, che in quella situazione potrebbero essere necessarie anche entrambe senza alcuna partenza.
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