Il campionato di Eerste Divisie sta vedendo protagonista un solitario Venlo, sempre più sicuro di una promozione in Eredivisie. Un passo dietro troviamo lo Jong Ajax che sta consolidando la seconda posizione mantenendo il miglior attacco della competizione: 52 realizzazioni in 21 match, una media di 2,5 gol a partita circa. La cosa sorprendente però è un’altra: la classifica cannoniere è dominata da una punta che è tesserata dalla quattordicesima forza del campionato. Infatti, il ragazzo con più centri in Olanda B, è Tom Boere che milita nell’Oss. Andiamo a capire meglio da dove proviene questo classe ’92.
BOERE, UNA CRESCITA CALCISTICA TRA OLANDA E BELGIO
Tom Boere nasce a Breda nel 1992 e la sua prima maglia è quella della rappresentativa locale VV Terneuzen. Dopo appena 2 anni viene visionato e fatto trasferire in Belgio per scendere in campo con la maglia del Genk, sempre a livello giovanile. La permanenza, nella nazione confinante, sarà dal 1999 fino al 2006. Il ragazzo incide, ma non convince la società che, a fine contratto, lo lascia approdare nelle miglior giovanili d’Europa: l’Ajax. Con i lancieri, fino al 2011, affina senso della posizione, inserimenti e movimenti tattici che lo renderanno protagonista nei diversi campionati professionistici.
Il Genk, notando i miglioramenti, decide di dare una seconda possibilità a Boere ma nella stagione 2012-2013: scenderà solo 3 volte in campo senza mai centrare la porta. La poca attività non giova al ragazzo che viene ceduto successivamente in prestito ad una formazione di Serie B belga: l’Hoogstraten. Con la società cadetta verrà impiegato in 21 occasioni e il fiuto del gol ricomincia ad affiorare con 6 centri. La media però è troppo bassa per i dirigenti del Genk che preferiscono cederlo in estate nuovamente in Olanda, ma in Eerste Divisie. A battere la concorrenza è l’Eindhoven nel 2012: la punta firma un contratto di 2 anni. Con la nuova società si mette in mostra immediatamente mettendo a segno 12 gol in 50 match. Il giovane sembra cambiato rispetto al passato: molto più fisico a centro dell’area, ottimi movimenti d’inserimento e letale sotto porta. Peccato che i compagni non gli forniscano un numero sufficiente di assist giocabili che non lo aiuta ad aumentare il suo score. L’Oss lo punta e decide di tesserarlo per la stagione 2016-2017.
Il cambio maglia avviene nel classico mercato estivo. Dopo una partenza a rallentatore, all’età di 24 anni, le doti di Boere esplodono tutte insieme: nonostante l’andamento dell’Oss altalenante, l’attaccante resta l’unica costante, siglando 23 reti in 22 match. Attualmente è il capocannoniere del torneo e il secondo è staccato di ben 9 lunghezze (Parzyszek del Graafschap con 14). Una corsa solitaria verso il titolo di miglior marcatore della competizione. Il club milita al 14° posto con uno stile di gioco abbastanza zemaniano, devoto all’attacco: infatti ha già subito 58 reti, la peggior difesa dell’Eerste Divisie, ma in compenso l’attacco è a quota 46, il secondo del torneo inferiore solo allo Jong Ajax. Il merito è grava tutto sulle spalle di Boere che ha trovato la sua dimensione ideale di gioco.
Boere è riuscito, in questa stagione, ha risultare decisivo: il colpo di testa insieme al suo destro non stanno lasciando scampo alle retrovie avversarie. L’Oss si schiera sempre con il classico 4-3-3 olandese, improntato in modo ultra-offensivo ed, al centro del reparto d’attacco, la punta di riferimento è proprio Tom. Gli assist dei compagni vengono al 90% finalizzati con forza e precisione. I tempi di inserimento sono perfetti e da dentro l’area, la punta, non perdona. Lo schema di gioco poi lo rende immarcabile, avendo continui movimenti che lo rendono imprendibile negli ultimi 20 metri. Nonostante la stazza ha un’ottima velocità, rara per un attaccante come lui, che gli permette di scivolare tra le linee nemiche.
Sicuramente, se i numeri rimarranno questi, il prossimo anno lo potremmo ammirare in Eredivisie. Per ora ce lo gustiamo nel torneo di Serie B e in questo video che vi lascio per apprezzarne meglio le doti: