C’erano tanti timori per la trasferta del Boca Juniors in Ecuador ma i 90 minuti di Copa Libertadores hanno dimostrato che la squadra di Alfaro è pronta anche per queste sfide. L’altura di Quito, l’andata in trasferta e la recente eliminazione dalla Copa Argentina avevano gettato qualche dubbio sulla partita contro la LDU, giocata peraltro con De Rossi in panchina, ma alla fine si è capita la vera pasta di questa squadra.
Il Boca ha un obiettivo chiaro davanti: quello di vincere la Copa Libertadores e vendicare la sconfitta di un anno fa. Tragitto perfetto fin qui con il sogno di un delitto ad hoc per dimenticarsi in fretta di quanto accaduto a Madrid lo scorso anno. Perché dopo i 3 gol fatti a Quito e con un ritorno alla Bombonera in vista, è difficile immaginare che gli Xeneizes non si ritrovino a giocare la semifinale del torneo.
Il fatto è capire contro chi verrà giocata quella partita. L’avversaria rischia di essere il River Plate, il rivale ideale per potersi prendere le proprie rivincite, seppur con il rischio di prendere una sberla importante nella storia di una rivalità che negli ultimi anni ha visto festeggiare molto più i Millonarios.
E allora vada come vada andrà bene. Dovesse capitare il Cerro Porteño, che sarà ospite del River già oggi per l’andata al Monumental, si eviterebbe il rischio di finire KO nella rivalità del Superclásico; capitasse il River stesso, allora ci sarebbe la doppia partita da non sbagliare e anche il primo e forse unico Súper di De Rossi alla Bombonera, dato che quello di campionato si giocherà a Núñez.
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