Il campionato argentino cambia nome, formula e numero di squadre ma non la propria sostanza: la prima giornata indica da subito chi saranno i grandi protagonisti di questa nuova stagione e mette in copertina gli stessi elementi del campionato passato, ossia il Boca Juniors ed il suo centravanti Dario Benedetto.
PROVA COLLETTIVA – In Argentina confermarsi è tutt’altro che semplice visto che gli impegni molto intensi e l’obbligo morale di dare tutto in Copa Libertadores quasi sempre comportano un calo di rendimento in ambito nazionale dopo che si è vinto il campionato. È accaduto praticamente a tutti in questi anni ma il Boca Juniors sembra voler sfatare il tabù e provare a sfruttare una rosa di livello egregio per andare a caccia di una stagione ricca di trofei. Prova eccellente contro un Olimpo che alla Bombonera ha potuto fare solo la comparsa, incapace di contrastare lo strapotere di una squadra che per questo tipo di partite non sembra avere punti deboli.
Centrocampo folto e di qualità, verticalizzazioni, gioco veloce e in profondità per far perdere distanze e certezze ad una difesa in bambola. Gago ora sembra essere integro fisicamente e quando gira il capitano gli attaccanti fanno festa. 3-0 senza discussioni, vittoria netta che mette subito in chiaro che almeno fino all’inizio della Copa Libertadores il Boca Juniors punterà di nuovo a guidare il campionato.
BENEDETTO GOL E NAZIONALE – Un grande collettivo funziona a meraviglia se c’è un finalizzatore di altissimo spessore e su questo tema il Boca si tratta decisamente bene. Benedetto riparte da dove si era fermato: capocannoniere lo scorso campionato, doppietta alla prima della Superliga appena iniziata. Movimenti corretti, fiuto del gol e freddezza sotto porta per far subito esplodere un amore sconfinato e reciproco con la tifoseria bostera. Ad innamorarsi di lui però sono in tanti e tra i fan più illustri del Pipa adesso c’è anche un personaggio che con le sue scelte controlla il futuro del calcio argentino, il DT della nazionale Sampaoli. L’allenatore della nazionale infatti lo ha convocato per i prossimi due impegni inserendolo nella lista die quattro calciatori che provengono dal campionato locale. Una grande soddisfazione ed un premio meritato per un centravanti che ha fatto la differenza più di chiunque altro in Argentina, anche più di Alario che era stato scelto nel precedente turno di partite dell’Argentina ma che in questo periodo è stato sicuramente il Pipa che ha reso di meno.
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