Il ritorno di Carlitos Tevez al Boca Juniors è ormai un tormentone da diversi mesi. E a poche settimane dal via ufficiale del calciomercato torna ad essere un tema dominante. Ma Tevez serve davvero al Boca Juniors?
In questo momento sì. E anche tanto. L’infortunio al crociato terrà Benedetto lontano dal campo per diversi mesi e per affrontare la Copa Libertadores da favoriti bisognerà avere un attaccante di altissimo spessore. E se a questo ci si aggiunge che neanche 24 ore dopo il KO del Pipa si è infortunato anche Ramon Wanchope Abila, acquisto di lusso del Boca prenotato per il mese di gennaio, allora Tevez più che un’esigenza diventa una priorità. Senza nulla togliere alla Panterita Walter Bou, uno che si è fatto sempre valere nelle sue apparizioni a partita in corso ma che non ha il peso specifico dei due infortunati né il carisma di Carlitos.
Il secondo ritorno di Tevez ha però una grande incognita. La condizione. Le esperienze in Cina hanno rivitalizzato alcuni calciatori, ad esempio Paulinho, ma ciò non è accaduto con l’Apache. Scarico, demotivato, mai incisivo. Ormai da un anno. Al Boca Juniors serve il vero Carlos Tevez, quello capace di decidere le partite e di prendersi la squadra sulle spalle, non certo il calciatore nullo visto in Oriente.
Angelici è già andato in Cina a trattare e tutto fa pensare che il tanto atteso ritorno possa avvenire a breve. Lì si vedrà la mano di Guillermo Barros Schelotto, uno che con l’ex Juve ci ha condiviso lo spogliatoio e che lo ha visto crescere. Il Mellizo avrà il compito di riciclare un campione durante la pausa del campionato per rendere ancora più credibile il sogno della settima Copa Libertadores.
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