Decima giornata ricca di gol in Eredivisie dove le due big più titolate d’Olanda calano due goleada: l’Ajax chiude con un larghissimo 7-1 alla Johan Cruijff Arena con Brobbey protagonista insieme a tutto il reparto offensivo. Non è da meno il Psv, autore di un un altrettanto rotondo 6-1 al Philips Stadion: tre doppiette firmate Simons, El-Ghazi e Til. Grazie a questi 3 punti, le due società superano l’AZ in classifica e tornano ad occupare la prima e la seconda posizione con il Feyenoord che aggancia il club di Alkmaar al terzo posto.
Partiamo dall’Ajax, una formazione abituata a fare tanti gol e non a subire goleada: dopo le due partite contro il Napoli, la formazione campione d’Olanda era stata ridimensionata a livello europeo con la possibilità di passare agli ottavi di Champions che ormai rasenta l’impossibile. I biancorossi di Amsterdam, anche in campionato avevano commesso qualche passo falso che aveva portato l’AZ a balzare in testa e il Psv sempre attaccato alle spalle. Quando ormai si parlava di crisi, l’Ajax ha rialzato la testa, travolgendo il povero Excelsior per 7-1 e dimostrando di avere ancora quella cattiveria che ha portato tanti successi sia in Europa che in campionato: l’avversario non è dei più forti, parliamo sempre della dodicesima forza dell’Eredivisie che lotterà per non retrocedere, ma la mentalità e il carattere hanno ricordato quello squadrone condotto da Ten Hag. A gonfiare la rete ci ha pensato sicuramente Brobbey con una doppietta: l’attaccante continua a segnare con regolarità con il 6° centro il 10 partite in Olanda. Le altre marcature interessano tutto il reparto offensivo con Berghuis, Sanchez, Tadic (assist+gol), Bergwijn (assist+gol) e Kudus. Gli ajacidi tornano in testa al torneo grazie alla contemporanea sconfitta dell’AZ, in casa, contro il Feyenoord. Primo posto riconquistato e, secondo attacco e difesa meno perforata della competizione insieme a quella del N.E.C. e dell’Heerenveen. Un piccolo segnale da parte di una formazione che si sta ricostruendo e che non vuole lasciare il ruolo di leader in Olanda.
Dall’altra parte della barricata, non si tira indietro il Psv che naviga a forza 6 contro l’Utrecht, travolgendo gli avversari senza permesso direplica. I Boeren balzano al secondo posto, superano l’AZ e si incollano all’Ajax che non riesce ad allungare sui rivali, poco furbi a non sfruttare qualche passo falso di troppo da parte dei campioni d’Olanda. La formazione di Van Nistelrooij gioca bene e diverte i tifosi con 3 doppiette che sottolineano l’ottimo lavoro fatto nella campagna acquisti: ad aprire i giochi ci pensa Simons al suo 8° sigillo in 10 partite. L’ex PSG e Barcellona sta dimostrando tutte le sue doti, avendo meno pressione sulle spalle e una maglia da titolare che gli sta garantendo continuità. Dopo di lui, firma il taccuino dei marcatori Til, che sta ripercorrendo il bellissimo campionato che fece con la maglia del Feyenoord: il centrocampista ha sempre più numeri d’attaccante con il suo 4° centro in 8 partite. A chiudere i giochi ci pensa El-Ghazi nel finale: l’ex Ajax torna a calcare i campi di Eredivisie dopo tanto vagare per l’Europa. A soli 27 anni vanta esperienze in Premier e Ligue 1, anche se qualche infortunio lo ha frenato, soprattutto negli ultimi anni. Il ritorno in Olanda è ottimo con le sue due prime reti in campionato dopo 4 partite, sempre partendo dalla panchina. Il Psv riaccende la rincorsa all’Ajax, chiude con il miglior reparto offensivo e non molla i campioni d’Olanda, dimostrando di avere tutte le carte in regola per poter scippare il titolo ai rivali.
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