Il Manchester City sbaglia, il Tottenham no; si può riassumere così il match tra Spurs e Citizens con i ragazzi di Guardiola protagonisti, ancora una volta, di una prestazione non all’altezza del loro valore. Due i momenti chiave della sfida: il rigore sbagliato da Gundogan sul finale del primo tempo e il cartellino rosso mostrato a Zinchenko. Episodi che hanno dato fiducia ai padroni di casa bravi a sfruttare la superiorità tecnica. Protagonista è stato il nuovo arrivato Bergwijn, autore del primo goal. Il Tottenham, in ottica Champions League, ha conquistato tre punti fondamentali; il Chelsea, infatti, dista quattro lunghezze.
Le parate di Lloris (specie quella sul rigore) e la rete di Bergwijn hanno dato una dose di fiducia necessaria a una squadra che aveva assoluto bisogno di una vittoria del genere. Ok, il Manchester City non è nel suo anno migliore ma gli Spurs, dopo l’infortunio di Kane e la cessione di Eriksen, sembravano dover vivere una seconda parte di stagione senza troppe pretese. Il match di oggi, invece, ha dato una risposta ben diversa: i ragazzi di Mourinho hanno battuto il Manchester City (prima vittoria contro una big per lo Special One da quando guida il Tottenham) e si avvicinano al quarto posto. Un successo ottenuto con la cattiveria e la forza di chi non vuole mollare. La stagione non è stata semplice ma oggi può partire la rincorsa Champions.
Tre pareggi, sei sconfitte con ventinove goal al passivo; i numeri del Manchester City, specie se confrontati con quelli della scorsa stagione, testimoniano una squadra mai capace di entrare mentalmente all’interno di una Premier sempre più dominata dal Liverpool (più ventidue il vantaggio dei Reds). I ragazzi di Guardiola hanno sprecato tanto e poi si sono suicidati con il rigore sbagliato e l’espulsione di Zinchenko; Quello che sorprende è la facilità con cui i Citizens vanno in difficoltà indipendentemente dall’avversario. La Premier, a questo punto, diventa allenamento per la Champions League, obiettivo fondamentale.
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