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Benfica – Porto: il Classico della verità

La partita di spicco del cacio portoghese è da sempre quella che vede contrapporsi Benfica e Porto: Lisbona e Oporto, le due città simbolo del calcio lusitano eternamente contrapposte per dominare il campionato locale.

Nell’anno che vede l’affermarsi del terzo incomodo Sporting Lisbona risorto dopo la cura Jorge Jesus, la sfida tra Benfica e Porto guadagna ancora più fascino e la volata a tre per il titolo è sempre pronta a nuovi colpi di scena.

Il momento di forma del Benfica è impressionante: Rui Vitoria dopo un inizio zoppicante ha trovato la quadra e con 8 vittorie consecutive ha riportato le Aguias in vetta al campionato a pari merito con i concittadini biancoverdi dell’amico-nemico Jesus. Il Benfica ha ritrovato finalmente l’armonia e l’intensità della passata stagione. I numeri del reparto d’attacco sono spaventosi: in questo filotto di vittorie Jonas ha segnato ben 12 gol mentre Mitroglou 8. Il centravanti brasiliano ancora una volta sta monopolizzando la classifica marcatori e la sua definitiva consacrazione in questo campionato è la ciliegina sulla torta per una squadra che ha ritrovato anche i guizzi del miglior Gaitan.

Meno semplice la situazione in casa Porto: l’arrivo in panchina di Josè Peseiro non ha convinto a pieno il pubblico del Do Dragao e i risultati, ancora troppo altalenanti, hanno favoito una fuga a braccetto delle due squadre di Lisbona. Ben 6 i punti di distacco dalla vetta e poche opportunità di rientrare in corsa senza un piano di rimonta ben organizzato: il nuovo 4-3-3 messo in campo è più veloce ma meno ordinato e dipende tanissimo dalle giocate tecniche dei giocatori di maggior qualità come Herrera, Corona e Brahimi.

Oggi l’ultima occasione per provare a riaprire il campionato e reinserirsi nella lotta al titolo: da questa partita dipendono le sorti della stagione del Porto che mai come quest’anno sembrava avere una rosa competitiva per dominare il campionato e migliorare in Europa. Peseiro deve dare il primo grande scossone del suo corso per regalare maggiore credibilità ad una squadra che non vuole vivere un anno di transizione.

In campo stasera due moduli speculari e filosofie di gioco che si assomigliano: pochi tatticismi e tanta velocità per un sfida che verrà sicuramente esaltata dal bel calcio. La differenza in gara del genere la fanno sia il carattere che le grandi giocate tecniche dei singoli e solo chi avrà il coraggio di osare potrà portare a casa tre punti che valgono quasi una stagione.

Lo Sporting osserva da spettatore neutrale la sfida tra le due grandi rivali di sempre con la speranza di poter andare in fuga solitaria già da questa giornata.

La storia del calcio portoghese che si guarda in faccia: la sfida tra Benfica e Porto è oggi più che mai il Classico della verità.

Simone Gamberini

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