Chi pensava che il Belgrano senza il Ruso Zielinski in panchina andasse incontro ad un periodo di forte crisi si sbagliava di grosso: il Pirata è ancora vivo e lo dimostra con una rimonta di cuore in Copa Sudamericana dove la vittima porta il nome illustre dell’Estudiantes.
Mai facile per un’argentina il debutto in Sudamericana visto l’accoppiamento con una connazionale secondo le regole della competizione: eliminare il Pincha, squadra in forte crescita con tante innovazioni portate, è un’impresa difficile per chiunque, figuriamoci per una squadra reduce dalla fine di un’era.
Già perché comunque la si voglia vedere il Belgrano e il Ruso erano un binomio che funzionava a meraviglia e che ha scritto pagine indelebili nella storia del calcio argentino (ma non ditelo ai tifosi del River Plate).
L’eredità pesante non l’ha raccolta un altro allenatore con l’esperienza di Zielinski, ma un uomo da Belgrano, un cordobese vero che quest’era l’ha vissuta e ha saputo tenere intatto il DNA guerriero del Pirata. Si tratta di Esteban Gonzalez, per tutti Teté, conosciuto anche in Italia per una parentesi, seppur poco felice, con la maglia della Lazio.
L’ex centrocampista mancino, che ha interrotto la sua carriera da calciatore nel giugno 2015, doveva trasmettere qualcosa a questa squadra che rischiava di smarrirsi e al primo grande appuntamento non ha fallito.
Un solo gol da rimontare all’Estudiantes, un Mario Alberto Kempes (lo stadio di Cordoba usato solo per le grandi occasioni) gremito per tentare l’impresa: è bastato ritrovare il miglior Claudio Bieler per rimettere in piedi e vincere la partita, una doppietta in un paio di minuti che ha reso tutto così apparentemente semplice.
Il vero carattere però non è stato solamente nel grande quarto d’ora iniziale della ripresa dove sono arrivati i gol, ma soprattutto nel finale di gara in cui l’Estudiantes ha spinto forte sull’acceleratore infrangendosi contro una squadra he ci ha messo il cuore. A fine gara sono saltati i nervi ed è volato pure un rosso per Aveldano che salterà il prossimo turno.
Poco importa perché l’importante era riuscire a centrare la qualificazione agli ottavi, dove il Belgrano affronterà il Coritiba: l’era di Teté Gonzalez è cominciata con un’impresa di orgoglio e carattere, il cuore del Pirata continua a battere alla sua maniera.
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