Italia – Belgio non è una partita come le altre per Domenico Tedesco. Al netto dell’emozione di affrontare la nazionale che gli ha dato i natali, la sfida assume un valore fondamentale per la credibilità del nuovo corso del commissario tecnico, reduce da un Europeo disastroso almeno quanto quello degli azzurri. In conferenza stampa, il CT ha chiarito alcuni punti, togliendosi anche qualche macigno dalle scarpe. Chiarendo in primis il caso Lukaku.
Futuro (non ancora) in discussione: Lukaku e il Belgio
Il Belgio ha totalizzato tre punti in due partite. Ha perso, come spesso accade, con la Francia. Due sconfitte su due in pochi mesi, prima all’Europeo e poi in Nations League. Quanto basta per alimentare dubbi sull’operato del CT in patria, complice anche la rottura con alcuni senatori. Il futuro non è ancora in discussione ma Tedesco ha approfittato della conferenza stampa e della lingua madre per non lasciare spazio alle interpretazioni. Ha confermato che le scelte di Courtois e De Bruyne dipendono da una situazione di tensione venutasi a creare con il tempo, ma il peggio sembra alle spalle. Nessuna rottura, invece, con Lukaku. Secondo la versione del commissario tecnico il centravanti del Napoli, contrariamente a quanto si afferma in patria, non ha aderito alla lista degli ammutinati. Semplicemente ha deciso sua di non esserci, ma la sua non è una assenza definitiva né un allontanamento. “Capisco la sua decisione, si è trasferito tardi a Napoli e quindi deve rifinire la preparazione, non è ancora al top e quindi lavorerà al meglio. Non è detto che tornerà nel 2025, potremmo averlo con noi anche nelle gare del prossimo novembre”.
Gli altri italiani: Tedesco fra speranze ed attese
Tedesco, come Spalletti, è tuttavia impegnato nella costruzione di un nuovo corso, che passa anche dall’Italia dove si segue con particolare attenzione l’evoluzione di Mbangula, che si è messo in luce con la Juventus e potrà giovarsi di un insegnante di calcio come Thiago Motta. “Un talento assoluto, lo seguiamo”. Attenzione anche per Saelemaekers, al netto del grave infortunio occorsogli con la Roma, resta nel giro della nazionale belga. “Dopo l’operazione ci siamo sentiti ma gli ho mandato un messaggio subito dopo l’infortunio. È un ragazzo che può darci moltissimo perché in grado di interpretare diversi ruoli. E anche dal punto di vista comportamentale è perfetto”. Nel frattempo, semaforo verde per De Ketelaere: “Può e deve essere un punto di riferimento, gioca e lo fa benissimo con l’Atalanta, ha un ruolo molto importante per loro e può averlo anche per noi. Non era stato convocato perché volevamo testare altri giocatori ma non c’è dubbio che meriti la nazionale e di giocarci”.