Il 2024 è finito per il Belgio ma la chiusura dell’anno solare potrebbe coincidere anche con l’addio di Domenico Tedesco. Il tecnico italiano è stato protagonista, con i suoi calciatori di un Europeo da dimenticare e di una Nations League da cancellare. La sconfitta con Israele (0-1) potrebbe essere la goccia capace di far traboccare il vaso.
Il fischio finale della Nations League è stato un sollievo per tutti, per i giocatori in primis protagonisti di un fuggi fuggi generale poco dignitoso, esattamente come il risultato maturato sul campo neutro di Budapest. Il Belgio chiude malinconicamente al terzo posto nel girone, con quattro sconfitte in sei partite, senza essere mai stato in corsa per le prime due posizioni e una retrocessione in Lega 2 evitata solo per la migliore differenza reti negli scontri diretti con Israele. Resta comunque l’ennesima macchia di una stagione iniziata male e finita peggio. I risultati mettono fortemente in discussione la posizione di Domenico Tedesco. Nelle ultime 10 partite, la sua nazionale ha portato a casa il risultato pieno solo contro Romania e Israele. Quanto basta e avanza per lasciare il commissario tecnico quanto mai in bilico.
I risultati sono lo specchio dell’aria che si respira nella nazionale. All’interno dello spogliatoio dei Red Devils, in Belgio ne sono certi, qualcosa si è rotto dall’inizio degli Europei. Le convocazioni hanno spesso generato polemiche e il rapporto con i big è ai minimi termini. Courtois ha dichiarato che non sarebbe tornato in nazionale, De Bruyne e Lukaku sono lontani anni luce del loro rendimento e in generale la squadra fatica a recepire le indicazioni di un allenatore in evidente difficoltà. La sensazione è che Tedesco non abbia, al momento, soluzioni adatte a invertire la rotta. Il CT ha assicurato che sin dal prossimo marzo qualcosa cambierà, ma è lecito chiedersi se non sarà proprio lui a essere sostituito.
In Belgio spingono affinché il licenziamento sia immediato. Dopo la sconfitta con Israele si è diffusa la convinzione che la qualificazione al prossimo mondiale possa essere a rischio. I detrattori di Tedesco, sacche peraltro sempre più numerose, ritengono che una nazionale in grado di perdere con Israele possa faticare anche contro altre squadre dello stesso profilo. Dunque, via subito. Resta da capire se la soluzione sia praticabile, anche in virtù di una clausola che legherebbe la Federazione belga a versare una buonuscita di circa 750mila euro.
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