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Che bel Copenaghen, ma il Leicester è la regina

Leicester-Copenaghen era una partita importante per prendere il volo in un girone costituito da squadre materasso, ma molto equilibrato. Ad uscire trionfatrice è il Leicester, che si impone sui danesi di misura grazie ad un gol di Ryhad Mahrez, assistito dal connazionale algerino Slimani. Tanta sfortuna per il Copenaghen, che ha dovuto fare la partita per lunghi tratti: la mano tattica di Ranieri è stata fondamentale in questa sfida. Ci sono anche varie statistiche a dimostrazione della buona partita messa in campo dalla squadra della capitale della Danimarca, ma probabilmente la spinta del pubblico di casa, unita alla proverbiale costanza del Leicester, ha regalato i 3 punti agli inglesi.

I campioni d’Inghilterra si trovano ora a 9 punti nel girone: 0 i gol subiti ed una percentuale di realizzazione altissima sono fattori fondamentali per questo risultato. La qualificazione agli ottavi di finale è ormai quasi matematica, mentre dietro si fa a spallate. Copenaghen e Porto, come da pronostico, si stanno giocando la qualificazione al turno successivo. Con quattro punti ciascuno, i danesi hanno un doppio vantaggio: il pareggio con i portoghesi è stato ottenuto fuori casa, e la goleada con il Bruges concede un +3 nella casellina differenza reti. Sarà lotta aperta fino al 90′ dell’ultima giornata!

Analizziamo ora 3 questioni principali di questa partita tra Leicester e Copenaghen: molti possono essere gli spunti, ma questi sono indubbiamente i più salienti!


IL FATTORE MAHREZ: strepitosa la condizione dell’ala algerina, che sta spronando i compagni in un momento non semplice. Tra gol e assist, sia in Inghilterra che in Europa, Ryhad è rimasto protagonista come l’anno scorso, a differenza di gente come Drinkwater o Vardy, che stanno ancora ingranando. La natura dell’ex Le Havre induce a non portarlo ad essere vero leader, ma più e più volte è stato in grado di prendere la squadra sotto le sue ali. Stasera ha dovuto incontrare uno scomodo cliente come Augustinsson (terzino svedese molto vicino al West Ham in estate). Non si può dire che il biondo sia uscito del tutto sconfitto, ma Mahrez ha certamente dato del filo da torcere al numero 3 dei bianchi, che ha così potuto proporsi con meno intensità in fase offensiva. Se Mahrez continua di questo ritmo, può essere una mina vagante in ogni singola partita, e contro i più svariati avversari.


LA CORNICE DEL TIFO: serata a dir poco spettacolare sotto questo piano. Il calore del tifo inglese ha spinto a mille gli uomini di Ranieri verso la vittoria, ma la Sektion 12, leggendaria curva del Copenaghen, ha visto la trasferta in Inghilterra come una vera e propria occasione per mettersi in mostra al mondo. Isolati da questioni geografiche, gli ultras del Copenaghen sono spesso protagonisti di splendide coreografie, e specialisti in cori e fumogeni. Proprio questi ultimi sono stati protagonisti stasera: lo spicchio riservato ai tifosi ospiti è sembrato un vero e proprio calderone del diavolo, come a volere indicare la vicinanza alla squadra che sta dando loro molte gioie. Tra gli spalti di uno stadio di poco più di 30000 posti, tra tifo inglese e scandinavo, è stata una serata memorabile.


LA CAPARBIETÀ DANESE: il Copenaghen se ne torna in patria comunque arricchito e consapevole della propria forza. Stasera sarebbe stato possibile anche portare a casa un buon risultato, se la fortuna avesse dato una mano. In Danimarca si è sempre consapevoli che è la squadra della capitale la più forte, ma ora più che mai si può fare bella figura anche in Europa. Il ritorni delle partite del girone aiuteranno tanto gli uomini capitanati dal partente Delaney (destinazione Brema). Il prossimo impegno è la rivincita contro gli inglesi, ed in seguito avverrà la partita con il Porto. Due match che il pubblico del Parken aspetta impazientemente, e dove la spinta sarà a livelli altissimi. Il Porto è forte, ed il Bruges può fare uno sgambetto, ma i Loverne sognano in grande!

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