Vittoria sofferta contro l’Amburgo, sconfitta in campo europeo con l’Atletico e poi due punti in due partite contro Colonia e Eintracht. Cosa sta succedendo al Bayern Monaco? E’ semplicemente un momento no, oppure il pareggio di oggi apre una prima piccola crisi stagionale per la squadra campione di Germania? E Lewandowski? Dove è finito quel bomber capace di trascinare da solo la Polonia mentre in Bundesliga è lontano parente del fenomeno che siamo abituati a vedere? Domande, a cui bisogna trovare una risposta e a farlo dovrà essere Ancelotti, su cui ora pioveranno delle critiche (per la seconda gara consecutiva la sua squadra subisce la rimonta degli avversari). E’ il momento più difficile della stagione per il Bayern che deve compattarsi per uscirne da squadra.
Si pensava che la sosta potesse far bene al Bayern Monaco, apparso visibilmente stanco nel pareggio casalingo contro il Colonia; e si credeva che Lewandowski si fosse ritrovato dopo le due ottime partite giocate in nazionale. Ma si sa, l’apparenza inganna e anche oggi i ragazzi di Ancelotti hanno deluso. Lo sguardo di Muller, a fine gara, dice tutto: la delusione per non esser riusciti a vincere una partita giocata, per venticinque minuti, in superiorità numerica ed il rammarico per non saputo mantenere due volte il vantaggio nel punteggio. Ora è obbligatoria una riflessione per i ragazzi di Ancelotti che se sono ancora in testa alla classifica devono anche ringraziare il Dortmund, incapace di sfruttare i due passi falsi del Bayern. Ma il primato in campionato non può far star tranquilla una squadra che non è più la schiaccia sassi di inizio stagione; concede troppo e non riesce più a gestire il match. Ma ciò che preoccupa è la difesa: i tredici tiri concessi oggi ai ragazzi di Niko Kovač sono l’emblema di una concentrazione non ai massimi livelli e questo non può essere ammesso perché una squadra come il Bayern, contro cui le squadre tendono sempre a dare il cento per cento, ha il dovere di essere sempre al top della forma.
Il Bayern sta attraversando il primo momento di crisi, ma forse è meglio che sia arrivato ora quando le cose, sia in campionato che in Champions, non sono ancora compromesse. Ora contro il Psv serve una vittoria per far tornare le cose al loro posto.
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