Uno dei quarti di finale più bello di questa Champions League è senza ombra di dubbio quello che mette di fronte Bayern Monaco e Real Madrid; i bavaresi vogliono tornare a trionfare in Europa ma per farlo dovranno avere la meglio sui campioni in carica delle Merengues. Ancelotti ritrova il suo passato mentre Zidane ha l’occasione di dimostrare quanto vale come allenatore. Bayern-Real, una finale anticipata: chi vince va avanti, chi perde abbandonerà l’Europa troppo presto.
Per Carlo Ancelotti non può essere una partita come le altre; il tecnico del Bayern ritrova il Real Madrid con cui ha alzato al cielo la decima Champions nella storia delle Merengues (traguardo che al Bernabeu aspettavano da ben undici anni). Oggi, però, non c’è spazio per i sentimenti: il tecnico italiano deve potare avanti i bavaresi che lo hanno chiamato proprio per vincere la coppa dalle grandi orecchie. Rispetto a quando era lui l’allenatore, il Real è cambiato ma Ancelotti conosce alla perfezione punti forti e punti deboli degli uomini di Zidane; questo può rappresentare indubbiamente un vantaggio per il Bayern che potrà preparare la partita perfetta, soprattutto dal punto di vista tattico. Da eroe in una notte storica ad autore del delitto perfetto? Ancelotti lo spera e non per spirito di rivalsa ma semplicemente per il bene del Bayern, club che vuole portare sul tetto d’Europa.
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