Due reti per tempo consentono al Bayern Monaco di vincere contro i rivali del Borussia Dortmund, inutile il gol di Guerreiro nella prima frazione che sembrava poter riaprire la partita, ma andiamo con ordine partendo da un dato interessante già al fischio d’inizio: 30.1 anni di media per i bavaresi contro i 24.8 degli ospiti, esperienza da un lato e gioventù dall’altro. Ma già dai primi minuti si nota come non è solo l’età l’unica differenza fra le due squadre.
Il Bayern infatti parte fortissimo e dopo dieci minuti di gioco è già avanti di due reti grazie a Ribery e Lewandoski, il francese inoltre con questa rete raggiunge i 110 gol con la maglia del Bayern Monaco; Guerreiro prova a riaprire il match già al 20°, ma l’unica cosa che ottiene è mandare i suoi all’intervallo sotto di una rete soltanto. Il dominio dei bavaresi è evidente, e lo sarà ancora di più a fine partita, tanto che quattro minuti dopo l’inizio della seconda frazione di gara i padroni di casa sistemano nuovamente il parziale a due reti di vantaggio. Questa volta punisce Robben, come è facile immaginarlo: dribbling ubriacanti, rientro sul sinistro da poco dentro l’area di rigore e pallone sul palo lungo. Incredibile come l’olandese riesca a mantenersi sempre su livelli top nonostante non abbia cambiato di una virgola il suo modo di giocare, quando è in giornata è semplicemente devastante. Il gol del 4-1 finale lo segna ancora una volta Lewandoski, al 46° centro in 45 partite giocate in stagione. Una certezza.
Dicevamo del dominio dei bavaresi: 18 tiri a 9, 92% di passaggi riusciti, 12 chanches create contro le 7 degli ospiti e ben il 65% di possesso palla. A questi numeri relativi al singolo match, è bene ricordare anche la striscia di imbattibilità casalinga del Bayern Monaco che dura ormai da 30 partite, con 26 vittorie e soltanto 4 pareggi. Il dominio si riflette di conseguenza in Bundesliga dove gli uomini di Ancelotti ormai vedono il titolo: sono dieci infatti i punti di vantaggio dal RB Lipsia quando mancano 6 giornate al termine del campionato. Ormai si aspetta solo la matematica. Un po’ più difficile la situazione degli ospiti visto che nelle ultime sei partite esterne gli uomini di Tuchel hanno raccolto la misera di una vittoria, due pareggi e tre sconfitte; un peccato non aver colto quantomeno un punto oggi considerata la sconfitta dell’Hoffenheim ad Amburgo, ma il 4° posto è sempre saldo. Troppi infatti i 9 punti di distacco del Friburgo 5°, mentre il punto che li separa dalla squadra allenata da Nagelsmann può essere facilmente recuperabile e regalerà un testa a testa emozionante per l’ultima piazza che porta diretta in Champions League.