Dopo un martedì folle, la DFB-Pokal continua a regalare emozioni. All’Allianz Arena sembrava tutto pronto per una passeggiata di salute del Bayern; i bavaresi, invece, hanno faticato più del previsto contro un Hoffenheim mai domo grazie a un grande Dabbur. Dopo le eliminazioni illustri di Lipsia e Borussia Dortmund, i ragazzi di Flick si prendono la qualificazione e mantengono vivo il sogno triplete. Ora lo scontro diretto con il Lipsia per porre le basi di una prima fuga.
Bisognava passare il turno e il Bayern Monaco ci è riuscito ma è una qualificazione da analizzare nel dettaglio. I bavaresi, infatti, hanno confermato di “soffrire” i due estremi di gara. All’inizio Boateng ha provato a complicare la serata con un goffo autogol mentre i minuti finali sono stati di pura follia con l’Hoffenheim vicino a recuperare un match finito all’ottantesimo. Calo di concentrazione. Ecco il problema di una squadra forte ma colpevole, in alcune situazioni, di uscire completamente dal match. Alla fine, però, l’obiettivo è stato raggiunto grazie a una rosa troppo forte e alla coppia Muller-Lewandowski, ancora una volta decisiva.
Serviva un miracolo e l’Hoffenheim lo ha solo sfiorato. Il ragazzi di Schreuder hanno avuto il merito di non mollare mai spaventando la squadra più forte della Bundesliga. Il problema, invece, è stato subire il pareggio poco dopo l’autogol di Boateng. Episodio che ha senza dubbio cambiato la gara, rovinando il piano tattico dell’Hoffenheim. La nota positiva riguarda Dabbur; l’attaccante, entrato a mezz’ora dalla fine, ha realizzato dato maggiore brio al reparto offensivo. Due goal, un’altra occasione creata e tanto movimento. Hoffenheim eliminato me senza rimpianto, senza quella goleada che all’Allianz Arena è complicato evitare. Ora testa alla Bundesliga dove bisogna raggiungere una qualificazione europea
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