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Lewandowski, una tripletta per riprendersi il Bayern

Real o non Real, partire o rimanere. L’estate 2018 di Robert Lewandowski, oltre all’impegno a Russia 2018 con la sua Polonia, è stata piena di punti interrogativi sul suo futuro. La sensazione che potesse lasciare il Bayern è stata forte, nonostante dalla Baviera giungessero soltanto segnali esattamente opposti.

Alla fine il punto esclamativo sulla vicenda l’ha messo Niko Kovac, confermando la permanenza dell’ex Dortmund a Monaco. Robert non si muove, rimane agli ordini dell’allenatore croato per garantire i suoi gol. A giudicare dall’avvio di stagione sembra le sue intenzioni non siano cambiate rispetto agli altri anni.

A Francoforte, nella Supercoppa di Germania che il Bayern ha vinto contro l’Eintracht per 5-0, Lewandowski ha realizzato una tripletta nel giro di 33 minuti e ha permesso a Kovac di vincere il primo trofeo da allenatore della squadra più importante della Bundesliga. Ha mostrato che è ancora decisivo, ha risposto a chi lo vedeva in calo e meno determinante del solito.

Tre gol per cancellare un’estate di parole, più degli altri che sue. Per provare a dimenticare la delusione Mondiale e l’eliminazione della Polonia ai gironi, senza nemmeno un gol all’attivo in tre partite. Aveva bisogno di riprendersi e di riprendere in mano il Bayern. Aveva un solo modo: con i gol, il suo modo.

L’opposizione dell’Eintracht è stata per la verità rivedibile, né Rønnow tra i pali né la difesa sono stati davvero in partita. Ha provato a entrarci Abraham rendendosi protagonista di qualche accesa discussione con il numero nove polacco, ma è finito umiliato da Lewa sul gol del 3-0, saltato netto al limite, dopo esserselo perso anche sulla rete che ha sbloccato il match.

Dopo la tripletta di Lewandowski sono stati Coman e Thiago a chiudere il conto di una serata quasi perfetta, di cui aveva bisogno il Bayern, ma soprattutto il proprio numero nove. Per dimenticare un’estate difficile, per legare di nuovo il proprio nome, forse anche più forte di prima, ai successi del suo club. A suon di gol, alla sua maniera. Per riprendersi il Bayern.

Giorgio Dusi

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