In Bundesliga, dopo otto giornate, abbiamo capito una cosa fondamentale: quest’anno il Bayern il titolo se lo dovrà sudare, non riuscirà a vincerlo tanto facilmente come accaduto negli ultimi anni perché in questa stagione non esiste solo una pretendente ma ben cinque che per un motivo o per un altro possono sognare di sollevare il Meisterschale. Forse in Germania, dopo quattro anni di dominio bavarese, è arrivato il momento di cambiare padrone. Andiamo a vedere nel dettaglio le cinque squadre che hanno l’obiettivo di spodestare il Bayern.
La squadra da battere, quella che da quattro anni a questa parte deve lottare in primis contro se stessa perché di avversari seri ne ha avuti veramente pochi. Quest’anno la musica sembra cambiata e i ragazzi di Ancelotti devono fare attenzione se non vogliono perdere lo scettro di campioni. Il passaggio da Guardiola al tecnico italiano non è stato semplice e il metodo di lavoro del nuovo mister, forse, deve essere ancora recepito alla perfezione. In queste prime giornate il Bayern non ha mai espresso una gran qualità di gioco (e sappiamo questo aspetto quanto sia importante per la dirigenza) ma è comunque in testa, a guidare la classifica della Bundes con venti punti. Questa stagione, però, sembra essere più complicata e vincere il Meisterschale non sarà semplicissimo.
Subito dietro al Bayern Monaco troviamo il Lipsia, squadra neopromossa che sta sorprendendo tutti in queste prime otto giornate. Con il terzo miglior attacco (quindici goal realizzati) e la seconda miglior difesa (sono solo sei i goal subiti), la squadra di Ralph Hasenhüttl è una delle migliori in quanto a gioco; il 4-4-2 della squadra più odiata della Bundesliga è un mix perfetto tra l’equilibrio difensivo e la proposta offensiva. Nell’ultima partita di campionato si è messo in mostra Naby Keïta, ma in questa squadra quello che domina è il collettivo, l’unione di un gruppo che con umiltà e voglia di mettersi in gioco sta cercando di scalare l’Everest, finire davanti al colosso Bayern Monaco.
Una sola sconfitta, contro il Bayern Monaco, poi cinque vittorie e due pareggi (tra cui quello prestigioso in casa del Borussia Dortmund) e la consapevolezza di essere una squadra forte che se la può giocare con tutti. I ragazzi di Pál Dárdai stanno dimostrando di essere una squadra difficilissima da fronteggiare; il 4-2-3-1 delle Alte Dame in fase di non possesso diventa un 4-4-1-1 con le due linee di difesa e centrocampo molto strette e compatte. L’Hertha è una squadra che difende in undici ed attacca in undici non dando nessun punto di riferimento agli avversari. Nonostante la sua ottima compattezza, forse, dire che può vincere lo scudetto è eccessivo però nel calcio mai dire mai
Ventinove anni e non essere in campo a giocare con i tuoi ragazzi ma in panchina a guidarli. Possibile? Si, se ti chiami Julian Nagelsmann e ti sei riscoperto condottiero quando tutti non ci credevano. Già, perché quando l’anno scorso l‘Hoffenheim chiamò Nagelsmann si pensava fosse una soluzione temporanea per poi ripartire ed invece il “ragazzo” ha dimostrato di saperci fare, meritandosi la riconferma per la stagione attuale. E ora, Julian sta compiendo un vero e proprio miracolo perché se la stagione finisse ora i Blau sarebbero quarti in classifica e quindi ai preliminari di Champions. Ma la stagione, per fortuna, è ancora lunga, e quel ragazzo ventinovenne vuole scrivere la più bella pagina della storia del calcio.
Contro l’Hertha Berlino ha perso, è vero, ma ha comunque dimostrato un bel gioco con cui può mettere in difficoltà chiunque (chiedere al Bayern Monaco che contro i ragazzi di Peter Stöger hanno raccolto un solo punto). Il 4-4-2 con cui il Colonia scende in campo è un realtà con un 4-4-1-1 con Osako che gira intorno a Modeste, la vera punta di diamante di questa squadra che, ad oggi, è quinta in classifica ma con soli cinque punti di ritardo dal Bayern Monaco. Un distacco non semplice da colmare ma non impossibile soprattutto per un Colonia che sta dimostrando di poter abitare le zone alte della classifica.
Una sconfitta e due pareggi nelle ultime tre partite hanno fatto perdere terreno al Borussia Dortmund, che ad inizio anno era sicuramente la principale rivale per il Bayern Monaco. Ma attenzione a dare per morti i ragazzi di Tuchel che hanno le qualità tecniche per infilare un filotto di vittorie per tornare ai vertici della classifica. Quello su cui le Wespen devono lavorare è l’aspetto mentale che troppo spesso ha abbandonato il Dortmund in questi anni e più recentemente nel clamoroso tre a tre di sabato sul campo dell’Ingolstadt. Se il tecnico di Krumbach dovesse riuscire nel migliorare questo aspetto, allora anche il BVB potrà dire la sua per la conquista del Meisterschale.
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