Quale modo migliore per cancellare una sconfitta se non festeggiando una vittoria? E’ quello che vuole fare il Bayern; domani infatti può essere il grande giorno, quello del ventiseiesimo Meisterschale, l’ultimo dell’era Guardiola che a fine anno lascerà direzione Manchester, sponda City.
Quella di domani deve essere una festa, deve essere il giorno del titolo; non ci sono alternative per il Bayern che, in casa, ha il primo match point scudetto e non ha nessuna intenzione di farselo sfuggire. Sette punti a tre giornate dal termine sono un margine rassicurante soprattutto se sei il Bayern, ma quest’anno qualche calo di concentrazione la squadra di Guardiola lo ha mostrato. Basta vedere un dato interessante: l’anno scorso i bavaresi avevano conquistato il titolo con quattro giornate di anticipo, mentre due anni fa addirittura con sette. Si tratta di sottigliezze, vero, però per un perfezionista come Guardiola anche il minimo dettaglio è importante. Per questo domani non sono ammesse distrazioni, bisogna vincere per mettersi al riparo da pressioni che potrebbero fare brutti scherzi.
All’Allianz Arena l’invitato speciale è il Borussia Monchengladbach che non ha nessuna intenzione di partecipare alla festa senza movimentarla nemmeno un pochino. Gli uomini di André Schubert sono ad un punto dal quarto posto e vogliono fare di tutto per arrivarci. Il trend in trasferta dei “Die Fohlen” è disastroso ma domani le motivazioni non mancheranno. Il Borussia non può più sbagliare e poi tornare a fare risultato, in trasferta, contro la squadra più forte della Bundesliga è un’occasione più unica che rara. Ma il primo avversario che il Bayern dovrà affrontare sarà se stesso; dovrà sconfiggere quella paura di vincere dettata non da una prima volta ma dovuta da una tensione chiamata Champions League. La sconfitta della semifinale d’andata contro L’Atletico rischia di spostare l’attenzione dei ragazzi di Guardiola alla gara di ritorno, soprattutto perché se Pep non dovesse portare a casa la coppa dalle grandi orecchie, verrebbe classificato come perdente.
Per il Bayern, ma soprattutto per il suo tecnico saranno giorni decisivi. Vincere domani e passare il turno contro la squadra di Simeone darebbe ancora un senso alla stagione di Guardiola. Un eventuale passo falso in campionato, che prolungherebbe di un’altra settimana l’attesa per la conquista del titolo, e l’eliminazione dalla Champions renderebbero l’addio di Pep un esilio e onestamente non se lo merita. L’allenatore spagnolo la sua credibilità se la gioca in casa, All’Allianz Arena dove, forse, non è mai stato apprezzato fino in fondo.
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