Il campione azzurro intervistato alla Gazzetta dello Sport ha allontanato le voci che lo volevano vicino a un ritorno all’Olimpia Milano: “Penso solo all’NBA”
Danilo Gallinari, uno dei volti più noti del basket italiano, ha chiarito le sue intenzioni per il futuro: restare negli Stati Uniti. Nonostante il legame con l’Olimpia Milano, dove molti tifosi sperano di vederlo chiudere la carriera proprio lì dove ha mosso i primi passi, Gallinari si è detto fermamente concentrato sul suo futuro negli Usa. “La priorità è la NBA, l’anno prossimo sarò lì. Quando si muoverà il mercato? Nella mia situazione di solito verso fine luglio. Il mio futuro e quello della mia famiglia sono là”, ha dichiarato in un’intervista a La Gazzetta dello Sport. L’ex stella di Nuggets, Clippers e Thunder ha ribadito che il ritorno a Milano non è nei suoi piani. “Molto difficile”, ha detto ancora alla Rosea riferendosi alla possibilità di chiudere la carriera con l’Olimpia.
Gallinari: “Giocherò finché sento di stare bene”
Gallinari ha avuto una stagione movimentata, dividendosi tra Washington, Detroit e Milwaukee, senza però trovare molto spazio. Tuttavia, il giocatore resta fiducioso in una nuova sistemazione. “Quanto giocherò? Finché sento di stare bene. Ho ancora la voglia di giocare di quando ero piccolo. Non so quanti anni ma sento che ho ancora da dare alla pallacanestro”, ha aggiunto.
L’idea di un futuro da dirigente in NBA non è da escludere. Gallinari ha espresso il suo interesse a restare nel mondo del basket, ma più a livello manageriale che tecnico. “Mi piacerebbe restare nell’ambiente Nba, fare parte di una franchigia. Non da tecnico, più a livello manageriale. Quindi sì, il mio futuro e quello della mia famiglia è là”.
La situazione a Milano: l’addio di Melli
Nel ritiro dell’Italia che si prepara per il preolimpico di San Juan, un altro tema caldo intato è l’addio di Nicolò Melli proprio all’Olimpia Milano. Il capitano della Nazionale ed ex capitano dell’EA7 Emporio Armani, ha parlato così in un’intervista al Corriere della Sera: “Io non pensavo di andare via. Prendo atto di una scelta legittima della società, mi hanno comunque fatto piacere le testimonianze di affetto che ho ricevuto. Restare? Avrei voluto. Ma le cose si fanno in due. Non è stato così. Mi dispiace che venga detto e scritto che io ho lasciato Milano”.
Chi è Danilo Gallinari
Danilo Gallinari è nato l’8 agosto 1988 a Sant’Angelo Lodigiano, e ha iniziato a giocare a basket nel Casalpusterlengo. Il padre di Danilo, Vittorio Gallinari, è stato un giocatore di basket professionista e bandiera dell’Olimpia Milano. Danilo è anche cugino di Giacomo Devecchi, guardia/ala della Dinamo Sassari. La sua carriera professionale è decollata con l’Armani Jeans Milano dal 2006 al 2008, prima di essere scelto dai New York Knicks al primo giro del draft NBA del 2008. Dopo tre stagioni a New York, Gallinari è stato ceduto ai Denver Nuggets, dove ha giocato per sei stagioni, diventando un giocatore versatile e di prima fascia, noto per il suo tiro da tre punti.
Successivamente, ha militato nei Los Angeles Clippers, dove ha avuto una media di 19.8 punti a partita nella sua prima stagione, e negli Oklahoma City Thunder, con cui ha mantenuto una media di 18.7 punti a partita nella stagione 2019-20. Nel 2020, Gallinari ha firmato con gli Atlanta Hawks, raggiungendo la finale della Eastern Conference nel 2021. L’estate del 2022 ha visto Gallinari passare ai San Antonio Spurs, che lo hanno subito tagliato. Ha quindi firmato con i Boston Celtics, ma un grave infortunio al ginocchio destro lo ha costretto a saltare l’intera stagione 2022-23. Nel 2024, ha giocato brevemente per i Washington Wizards e i Detroit Pistons prima di trasferirsi ai Milwaukee Bucks.
Il legame con la nazionale italiana
Oltre alla sua carriera in NBA, Gallinari è un pilastro della nazionale italiana di basket sin dal 2007, che ha rappresentato in numerose competizioni internazionali. La prima chiamata arriva quando non è neanche ventenne, ma deve rinunciare agli Europei del 2007 a causa di un infortunio, condizione fisica che gli impedisce di prendere parte anche ai match di qualificazione per la competizione europea due anni dopo. Dopo quattro anni di assenza, nel 2011 partecipa agli Europei in Lituania, sarà pratagonista anche agli Europei del 2015 dove gli azzurri arriveranno fino a quarti di finale. L’anno dopo partecipa alle qualificazioni per le Olimpiadi di Rio, perse in finale con la Croazia. Vestirà la maglia azzurra poi nei mondiali del 2019 e alle Olimpiadi di Tokyo 2020.