Torna la Champions League, tornano i duelli. Faccia a faccia sul campo o a distanza, a volte è la prestazione di un giocatore rispetto al rivale a fare la differenza: e se in campo ci sono Barcellona e Psg il duello chiave non può che essere quello tra Messi e Mbappé. L’assenza di Neymar asciuga a queste due figure il ruolo di persone in grado di decidere una delle partite più belle in assoluto di tutto il programma degli ottavi di finale, sicuramente la più attesa anche per i risvolti storici.
E gare così sono roba per campioni, per questo la scelta del duello è abbastanza facile e scontata. Anche perché l’ultimo periodo li ha visti arrivare al momento migliore della propria stagione, fatto non proprio casuale. Messi dopo dei mesi difficili tra problemi fisici e continui scoop mediatici si è ribellato a una stagione incolore, ha messo il suo talento davanti a tutto ciò che lo stava logorando e ha fatto letteralmente la differenza. Non è un caso che il Barcellona sia in striscia aperta di vittorie proprio nel momento in cui la sua star è tornata a lasciare il segno, anche con il suo marchio di fabbrica oltretutto, il tiro da fuori, vista la doppietta arrivata dalla distanza nell’ultimo turno con l’Alavés. L’aver riscoperto un Messi da 10 in pagella cambia le prospettive di un sorteggio che sembrava macabro per Koeman e i suoi, sfavoritissimi al momento delle urne, decisamente più in partita dopo un mese in ripresa in cui i diretti avversari hanno fatto diversa fatica al punto di cambiare allenatore. C’è da capire solo se in questo momento sia più d’impatto la prestazione di Messi o il falloso sistema difensivo di una squadra che subisce tanto e che spera nel ritorno di Piqué per far pendere questa bilancia dalla parte del numero 10.
Però dall’altra parte c’è un campione che non può rimanere a guardare. Kylian Mbappé sa che questa Champions senza apparenti dominatrici è un’occasione come poche: è arrivato a una consapevolezza tecnica che lo rende potenzialmente dominante e che ne può fare il protagonista di questa sfida anche se al fianco suo non ci saranno i compagni di una vita Neymar e Di María. Nelle ultime partite è tornato a segnare tanto, sia da ala sinistra che da seconda punta, ruolo che presumibilmente assumerà viste le tante assenze ma che di certo non sembra andargli scomodo. Sui giornali qualcuno si chiedeva se fosse già più forte di Messi: se si parla in termini attuali è chiaro che è in forte rimonta se non appaiato, se si parla in termini assoluti è consigliato un giro in chiesa a confessarsi.
In ogni caso la partita girerà interamente attorno alle prestazioni di questi due fuoriclasse assoluti, uno dei duelli più belli che questo programma potesse offrirci. Al Mondiale passò Mbappé, ma fu la partita più sofferta della Francia, palesemente più forte a livello di organico, questa volta tutto è decisamente più incerto.
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