Dura davvero poco la fiamma della speranza napoletana, spenta da un Barça arrembante che ha lasciato poco spazio alle favole e si aggiudica il pass per gli ottavi di Europa League con grandi meriti. I ritmi alti mandano in confusione la squadra di casa, a suo agio solo per una manciata di minuti prima di farsi male con le proprie mani. Il 4-2 finale dà merito alla pericolosità offensiva partenopea, abile con Insigne e Osimhen di trovare ampi spazi tra le maglie blaugrana, ma al contempo evidenza i grossi limiti di attenzione di tutta la fase difensiva. Lo stadio sottolinea sullo 0-2 lo sconcerto con qualche fischio: il duello che porta alla memoria i fasti di Diego Armando Maradona si conclude nel peggiore dei modi per il Napoli di Spalletti.
I partenopei si autoflagellano regalando ingenuamente un facile contropiede ai catalani a partire da un corner a favore. A liberare i cavalli sono Aubameyang (oggi in grande spolvero), il quattrocentista Adama Traoré e un immortale Jordi Alba che si fa almeno 50 metri di corsa per raccogliere dall’ex Wolves l’assist che gli spalanca la porta di Meret sul primo palo. Come un guerriero ferito, il Napoli impiega troppo a tornare sul ring e prevale la consueta frequentazione blaugrana delle partite da dentro/fuori in termini di esperienza. Il gancio destro lo scaglia Frankie De Jong che disegna di interno destro una gran traiettoria su cui Meret può solo osservare. Anche in questo caso, ad aprire il campo agli avversari è un’ingenuità con Rrahmani fuori posizione, che con il colpo di testa fa il gioco degli avversari e allunga il proprio reparto verso i pali di Meret.
Dest e Aubameyang sfiorano da fuori il 3-0 già al quarto d’ora e il momento più difficile della gara per il Napoli si interrompe soltanto con le iniziative di Insigne e Osimhen che valgono il rigore de 2-1 e un intervento miracoloso di Piqué, tornato giovane in 90minuti. Il 24 azzurro taglia in due il campo e serve l’attaccante nigeriano che sorprende Ter Stegen in uscita. Osimhen a terra, rigore e 107esimo gol per Insigne con la maglia del Napoli in quella che è stata l’ultima partita europea giocata con la sua squadra di sempre. La gioia e la speranza durano solo venti minuti con Pique che segna il 3-1 prima dell’intervallo ammaestrando in area il cross (deviato) di Jordi Alba.
Copione della ripresa molto simile, con la differenza che le chance dei napoletani sono esigue ancora prima di tornare in campo. Il Barcelona non si ferma e fa 4 con Aubameyang, spietato con una stecca sotto la traversa. Accorcia Politano in bello stile, ma ancora troppo tardi per impensierire Xavi e i suoi. I playoff sono del Barcelona, il Napoli assisterà dalla tv il resto della competizione uscendo con qualche rammarico. Nonostante le difficoltà di stagione, il Barça è ancora una squadra che sa come affrontare queste gare e che non ha mai temuto di perdere contro gli azzurri a cui questa lezione servirà come crescita. Nulla è da buttare, a parte un pizzico (anche due) di concentrazione in più che ha il sapore della maturità.
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