La pagina più bella dello Strasburgo dopo il ritorno in Ligue 1 è la vittoria per 2-1 contro il Paris Saint Germain e questa impresa ha un volto: quello di Stéphane Bahoken.
È stato lui a segnare il gol del 2-1, dopo che il pareggio di Mbappé aveva fatto presagire la solita vittoria parigina. E invece no, c’è stato spazio per un altro gol dello Strasburgo che ha sconvolto alcuni concetti base della Ligue 1: il PSG non è imbattibile (prima sconfitta assoluta in stagione) e il Racing è fuori dalla zona retrocessione, proprio grazie al gol del franco-camerunese.
Sì, Bahoken ha una doppia nazionalità perché suo padre Paul era un calciatore del Camerun che prese parte al Mondiale di Spagna ’82 anche se non giocò nella celebre partita pareggiata contro l’Italia. E papà Paul seguì il flusso migratorio dell’epoca che portava diversi calciatori dal cuore dell’Africa alla Francia, dove concepì Stéphane.
E la famiglia Bahoken ha così continuato la propria dinastia calcistica. Non senza difficoltà però perché dopo buoni esordi con la maglia del Nizza Stéphane subì un grave infortunio al perone che lo tolse dai giochi per diversi mesi e lo costrinse ad abbandonare la Ligue 1.
La destinazione fu la Scozia, St. Mirren, ma dopo sole 5 presenze senza mai segnare, dato non da sottovalutare per un centravanti, fece ritorno in Francia. Ad accoglierlo fu proprio il Racing Strasburgo anche se il padre avrebbe preferito vederlo giocare con i dragoni del Cannes, la sua vecchia squadra, se solo non fossero sprofondati nelle divisioni inferiori.
E nel Basso Reno le cose andarono decisamente meglio. Numeri non eccellenti per un attaccante ma il suo impegno e la sua esplosività lo resero in fretta un grande idolo della tifoseria tanto che dalla tifoseria dello stade de la Meinau spesso viene intonato un coro in suo nome.
E verrà fatto a maggior ragione dopo il gol al PSG, quello che lo ha consacrato nella storia del club e in quella della Ligue 1 attuale. Una progressione di potenza in cui il basco Yuri Berchiche è stato ridicolizzato e che si è chiusa con una splendida conclusione di potenza.
Ora Stéphane Bahoken ha 25 anni e si gode il suo momento di gloria, pronto a trascinare lo Strasburgo verso altre grandi imprese.