Finita la sosta per le nazionali, ripartono i campionati europei: l’Eredivisie si era bloccata con il Psv e l’Ajax in vetta alla classifica ma con AZ Alkmaar e Vitesse pronte a rendere la vita difficile alle due big. I gialloneri sono rinati con il ritorno di Matavz mentre i biancorossi continuano a regalare un calcio divertente e offensivo nonostante la partenza di Van den Brom. Le due outsiders hanno solo 3 lunghezze di distanza dal primato: con il Feyenoord fuori gioco, Van Bommel e Ten Hag hanno l’obbligo di guardarsi le spalle.
L’Eredivisie resta apertissima per la lotta al titolo, nonostante Psv e Ajax sembrino avere una forza e un passo diverso da tutte la societá d’Olanda: il merito é dell’ottimo avvio di Vitesse e AZ Alkmaar che non mollano di centimetro la rincorsa alle due grandi favorite.
20 punti e solo 3 lunghezze che separano le outsiders dalla vetta della classifica e delle certezze sul piano del gioco che mancavano da anni. I gialloneri, guidati sempre da Slutski, hanno finalmente assimilato gli schemi del tecnico russo e hanno ritrovato un elemento fondamentale nella propria rosa: Matavz. Lo sloveno, assente la scorsa stagione per la frattura di tibia e perone, ha regalato al tecnico quell’apporto offensivo e una mole di gol che ha reso più fluida e letale la manovra d’attacco: 5 realizzazioni in 9 gare hanno portato la bellezza di 15 punti. Ogni volta che la punta ha centrato la porta, il Vitesse è riuscito a strappare un successo. Lo schema in campo è il classico 4-3-3 con due terzini che accompagnano la manovra, con Bazoer chiamato a svolgere il ruolo di mediano e Bero in posizione da trequartista pronto ad abbassarsi per recuperare palla e veloce nell’inserirsi per non lasciare punti di riferimento. La macchina é oliata e si muove alla perfezione, nonostante qualche errore difensivo di troppo che viene colmato dalle marcature degli attaccanti. Con le giuste accortezze e con un passo deciso e meno altalenante rispetto al passo, il Vitesse si candita ad essere un protagonista concreto di un’Eredivisie che ha visto alternarsi Psv e Ajax negli ultimi anni, senza dimenticare l’exploit del Feyenoord di Van Bronckhorst.
Discorso diverso per l’AZ Alkmaar, ricostruito da zero da Van den Brom che, nella scorsa stagione, aveva centrato la qualificazione ai preliminari di Europa League. L’allenatore ha poi deciso di abbandonare la squadra per sedersi sulla panchina dell’Utrecht, lasciando la sua creatura in mano a Slot che ha saputo perfezionare ulteriormente una compagine giá collaudata. I biancorossi sono secondi, a pari punti con il Vitesse e a sole tre lunghezze da Ajax e Psv: sono 6 i risultati utili consecutivi con l’ultimo ko che risale alla quarta giornata proprio al Gelredome di Arnhem per 2-1. Il tecnico é riuscito a mettersi al volante di una macchina che aveva bisogno solo di qualche piccola modifica e l’accortezza dimostrata ha portato i suoi frutti: 4-3-3 classico con Boadu al centro dell’attacco che, nonostante la giovane età, sta convincendo anche i più scettici. 18 anni sulla carta d’identità e 4 realizzazioni in 9 partite di Eredivisie e 3 gol in Europa tra preliminari e girone di Europa League. L’altro valore aggiunto é stato Idrissi che è stato trattenuto sebbene fosse ricercato da squadre importante tra cui anche Torino e Roma: il ragazzo è rimasto con la voglia e convinzione di poter raggiungere traguardi importanti insieme a tutti i tifosi dell’AFAS Stadion. Il centrocampo é attento e pronto a filtrare le incursioni nemiche rendendo piú semplice il lavoro della difesa che, attualmente, é la migliore d’Olanda con solo 4 realizzazioni al passivo. Proprio da questa compattezza difensiva é nata una formazione che sta stupendo per gioco e organizzazione: tutta l’Eredivisie é avvisata, quest’anno oltre alle due solite note, c’é d’aver paura anche dell’AZ Alkmaar e del Vitesse.
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