L’AZ Alkmaar non fallisce la prima vera uscita stagionale, faticando più del previsto contro il Plzen, più in palla nei 90 minuti: un rigore in extremis e l’inserimento di Gudmundsson rivoluzionano la gara, permettendo agli olandesi di pareggiare e ribaltare il parziale ai supplementari. L’avventura dei ragazzi di Slot è ancora in vita e adesso si sogna la qualificazione alla fase a gironi.
Slot tira un sospiro di sollievo, ringraziando i suoi ragazzi per aver lottato fino alla fine: il Plzen sfiora l’impresa rischiando di eliminare prematuramente l’AZ dopo l’ottimo piazzamento della scorsa stagione, interrotta a causa del COVID. Gli olandesi mettono in campo la formazione migliore, ma la lunga assenza dai campi da gioco incide sulla brillantezza e la forma fisica, ancora da perfezionare.
La prima frazione di gioco non regala grandi emozioni con uno 0-0 che resta fisso tra i tanti errori di impostazione e dalle difese mai messe a vera prova. Nella ripresa il ritmo sale, ma solo quello dei cechi che provano a scardinare il fortino eretto da Slot. Stengs, l’uomo del momento e conteso da diverse squadre europee, delude con una forma fisica al di sotto delle aspettative e viene tolto anzitempo dal tecnico che gli preferisce Gudmundsson, mossa che si rivelerà decisiva. Proprio quando si pensava di arrivare ai supplementari senza troppo sforzo, Limbersky trova il vantaggio per il Plzen. Gli ultimi 10 minuti sono un vero forcing e, il massimo sforzo dell’AZ, trova il culmine con un penalty in pieno recupero: l’errore è del portiere Hruska che travolge un avversario in area. Dal dischetto si presenta lo specialista Koopmeiners che non può sbagliare.
I supplementari sono in pieno controllo del club di Alkmaar che, grazie al pari insperato, trovano quel coraggio mancato per tutti i 90 minuti. Ad accendersi è proprio il subentrato Gudmundsson che, grazie a Boadu e Midtsjo, si regala una doppietta facendo volare l’AZ al successivo turno preliminare. Slot impazzisce dalla gioia e capisce che il sogno di approdare alla fase a gironi è ancora a portata di mano. La sua squadra è ancora da sistemare sia in tenuta fisica che mentale: dopo tanta astinenza, tornare in campo è stato pesante per tutti, nonostante la migliore formazione possibile. La vera delusione resta Stengs, privo di mordente e imbarazzante sul punto della preparazione: le voci di mercato lo stanno distraendo e questo non giova alla squadra. Adesso gli avversari possono essere Gent, Benfica o Dinamo Kiev: gli olandesi sperano della società belga che sta attraversando un brutto momento finanziario. Il Benfica potrebbe essere un avversario troppo ostico, ma sognare e sperare non costa nulla, soprattutto viste le recenti sorprese in Champions League.
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