In una fredda e piovosa giornata in Carinzia, nel paesino di Möllbrücke, va di scena un’interessantissima amichevole internazionale tra Austria Vienna e Rubin Kazan. La stagione per entrambe inizierà il weekend del 15 e 16 luglio, prima di campionato per i russi in casa contro il Krasnodar, trasferta ad Ebreichsdorf per il primo turno di Coppa d’Austria per i viennesi.
In una situazione suggestiva, dove ogni 15 minuti un treno passa dietro agli allenatori e nelle retrovie si vedono passare macchine e camion, ha il via la partita. Austria che si schiera con il classico 4-1-4-1 di Tortsten Fink, che tante soddisfazioni ha dato nella passata stagione. E dato che l’anno scorso il puntare sui giovani (nella gara a Vienna contro la Roma, l’Austria ha schierato la squadra più giovane della storia dell’Europa League) ha portato bene, si inizia a vedere chi potrà fare il salto di qualità dalla seconda alla prima squadra. Ecco quindi che in difesa c’è il 21enne ghanese Kadiri, il 21enne Cancola a fare il regista davanti alla difesa, il 22enne Blauensteiner sulla fascia sinistra e il promettentissimo 20enne Prokop sulla destra.
La partita, come ampiamente preventivabile, serve per prendere ritmo e provare vari schemi. Il Rubin Kazan non è più quella squadra in grande di pareggiare con l’Inter del Triplete o di espugnare il Camp Nou e si vede la differenza di valore delle due squadre. L’Austria gioca meglio, passaggi rapidi e di prima e Holzhauser è l’uomo a tutto campo capace sempre di giocate illuminanti. Curiosa la posizione del 26 biondo dei Viola, dato che, oltre a mantenere la sua classica posizione davanti alla difesa, gioca spesso come terzino sinistro nel primo e destro nel secondo. Casualità o nuova intuizione di Fink? Ce lo dirà il tempo. Nel complesso poche occasioni nel primo tempo, dove si segnalano soli due occasioni per l’Austria goffamente fallite da Friesenbichler. Dopo una stagione negativa, non ricomincia certo bene il numero 9.
Nell’intervallo vari cambi di prima qualità per i Viola. Fuori Salamon, Cancola, Blauensteiner e Friesenbichler e dentro Martschinko, Serbest, Tajouri e Pires. E infatti l’Austria spinge molto di più fino a quando Prokop, dopo una splendida azione in velocità di Grünwald e Pires, deve solo appoggiare di destro per battere Akmurzin.
A questo punto Fink ha visto abbastanza ed è soddisfatto, quindi fuori Gluhakovic, Kadiri, Filipovic, Grünwald e Holzhauser e dentro i giovani Larsen, Jonovic, Borkovic, Demaku e Pejic.
La gara si addormenta, fino al sussulto russo con Caktas che di destro batte Hadzikic e chiude il match sull’1-1. Peccato perchè avrebbe meritato l’Austria, ma può essere soddisfatta la squadra di Vienna. Venerdì altro test internazionale contro i russi dell’Arsenal Tula, ma per ora, la strada imboccata dai Viola, è quella giusta.
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