Finita la preparazione e le amichevoli in Carinzia, l’ Austria Vienna si sposta più a nord ovest, a Vöcklabruck, nella regione di Salisburgo. Ma non sono ancora finite le amichevoli nell’asse Vienna-Russia, ed ecco che dopo, le partite con Rubin Kazan e Arsenal Tula, arriva l’incontro con una delle principali squadre russe, sicuramente la più ambiziosa: lo Zenit San Pietroburgo. Le prime partite in panchina per Roberto Mancini sono state tutt’altro che fortunate date che prima il CSKA Sofia e successivamente il Ludogorets hanno fatto capitolare la squadra di Putin. Ci sono già le prime critiche e una terza sconfitta non verrebbe presa nel migliore dei modi, anche se è solo calcio estivo.
Giorni frenetici di mercato per i Viola di Thorsten Fink che riescono a chiudere ben due trattative. La prima è l’arrivo del 24enne dall’Admira Wacker Christoph Monschein, attaccante piccolo e veloce che potrebbe fare da spalla al gigante Friesenbichler o creare una coppia gol tra “piccoli” con Kayode. Il secondo è un giocatore d’esperienza e colonna del calcio tedesco degli ultimi anni, Heiko Westermann. A 34 anni per l’arcigno teutonico, dopo aver sperimentato la Eredivisie con l’Ajax, accetta l’esperienza austriaca in maglia Viola e sarà sicuramente importante la sua presenza per far crescere i tanti giovani dell’Austria.
Partita abbastanza piacevole dove nel primo tempo sono i capitolini a prendere le redini del gioco e a portarsi anche in vantaggio. Su un calcio d’angolo di Holzhauser è Filipovic a sfruttare una mischia e di destro a portare avanti i suoi. E il primo tempo si chiude così sull’1-0 per l’Austria Vienna.
Nella ripresa iniziano i soliti cambi e i soliti esperimenti e a venire fuori, vuoi per orgoglio, vuoi per maggior tasso tecnico è lo Zenit. Dopo 10 minuti è Giuliano a sfruttare un clamoroso errore in disimpegno di Kadiri che mette il brasiliano solo davanti ad Hadzikic che lo elude e porta il match sull’1-1.
A 15 minuti dal termine, quando ormai le due squadre sembrano accontentarsi del pareggio, è il veterano e simbolo del calcio russo Zhirkov che di destro batte il giovane portiere austriaco. 2-1 per lo Zenit e finalmente il Mancio può tirare un sospiro di sollievo e portare a casa la prima vittoria della sua esperienza russa. Per l’Austria finiscono con una vittoria, un pareggio e una sconfitta le tre amichevoli con le tre avversarie ex sovietiche e la consapevolezza di avere già un Holzhauser in grande spolvero e già pronto per la stagione.
Stefano Pioli è in pole position per guidare la Roma dopo l'era Ranieri. Secondo La…
Harry Kane si avvicina al suo primo titolo Bundesliga con il Bayern Monaco, attualmente in…
Juventus cerca rinforzi in attacco e punta su Rasmus Hojlund, ex Atalanta, attualmente al Manchester…
Una dozzina di calciatori di Serie A sono attualmente sotto indagine da parte della Procura…
L'Inter si posiziona dietro il Bayern, mentre la Juventus è presente con un solo nome.…
In attesa della chiusura del bando del Comune di Milano a fine aprile, lunedì si…