L’Audi Cup non poteva cominciare nel modo migliore: se il grande calcio estivo fa tappa a Monaco, Napoli e Atletico Madrid non sfigurano di certo, offrendo uno spettacolo di altissimo livello rispetto a quella che dovrebbe essere una semplice amichevole.
Il 2-1 in favore dell’Atletico può apparire scontato, visto i trascorsi europei leggermente diversi delle due squadre, ma in realtà il verdetto del campo sorride anche al Napoli, uscito sconfitto ma non a testa bassa contro un avversario sicuramente blasonato ma apparso in difficoltà a più riprese: i partenopei si presentano contro gli spagnoli con gli abiti migliori, sfoggiando tutto il potenziale anche in vista dell’imminente preliminare di Champions League, primo obiettivo stagionale.
Sarrismo contro Cholismo è il tema caldo di questa partita: Sarri e i suoi partono alla grande, riuscendo a soffocare l’Atletico Madrid puntando sull’attacco “pesante” con l’inserimento di Milik dal primo minuto al posto del piccoletto Mertens, schierato soltanto ad inizio ripresa. Il polacco dunque torna al centro dell’attacco e sciupa la chance più importante per portare i suoi in vantaggio sbagliando un tiro dal dischetto, facile preda di Oblak che intuisce senza problemi la direzione del tiro. È un primo tempo a tinte azzurre (per meglio dire gialle, come la terza divisa dei campani) con il Napoli che gioca e diverte alla solita maniera, con azioni tutte in velocità ed un possesso palla quasi ipnotico, che non lascia respiro ai colchoneros, forse troppo sfortunati per impensierire gli avversari.
Nella ripresa è Callejon ad aprire le marcature con un diagonale di potenza che buca i guantoni di Oblak e da vita ad un valzer di cambi che rivoluzionerà la squadra da qui al triplice fischio: in campo Ounas, Rog, Zielinski e soprattutto Mertens per un Napoli che cambia la forma ma non la sostanza. L’intervallo però è servito anche a Simeone che, forse con qualche discorso ben mirato negli spogliatoi, stimola i suoi ragazzi a fare di più per non lasciarsi sfuggire la finale più importante del torneo. Detto fatto: l’Atletico Madrid riesce a recuperare lo svantaggio con una rete da funambolo di Torres che con un tiro precario e scoordinato beffa un impotente Reina, impeccabile fino a quel momento sui pochi interventi effettuati.
Prima della fine della partita c’è tempo per qualche altro brivido: Vietto firma il definitivo 2-1 per gli spagnoli, mentre Godin a pochi istanti dalla fine decide di andare per primo sotto la doccia dopo un bruttissimo fallo ai danni di Ounas, costretto a lasciare il campo fra le lacrime con la speranza di non essersi giocato già da ora tutta la prossima stagione ormai alle porte.
Tutto sommato la squadra più pronta in campo sembra essere proprio quella di Sarri: il Napoli ha creato molte più occasioni rispetto all’Atletico Madrid, che ha dalla sua il cinismo necessario per non sprecare neanche una briciola contro un avversario tosto che oggi ha dimostrato di essere competitivo anche con le riserve.