Sembra la Champions League, ma è solo la finale di Audi Cup: le due superstiti Atletico Madrid e Liverpool non vogliono saperne della gara amichevole e tirano fuori dalla manica tutti gli assi possibili per portare a casa un trofeo dal valore praticamente nullo ma che coronerebbe nel migliore dei modi il precampionato.
Alla fine a spuntarla è l’Atletico di Simeone, ma soltanto ai calci di rigore perché il Liverpool non ha nessuna intenzione di mollare: i ragazzi di Klopp, che nella partita di ieri avevano letteralmente annientato il Bayern Monaco, restano intrappolati nelle trame spagnole da cui solo il Napoli era riuscito a sfuggire con l’intricata manovra di Sarri, ma che questa volta ben attutiscono gli attacchi degli inglesi che senza Salah in campo sembrano aver perso lo smalto.
La partita si mette in salita per i Reds alla mezz’ora di gioco, quando Keidi Bare decide di sbloccare il risultato mandando in rete il primo tiro di tutta la sua compagine: fortuna o meno, l’Atletico riesce in quello che sa fare meglio, intrappolare l’avversario e fuggire via di contropiede quasi in un lampo, sovvertendo le sorti del match come un fulmine a ciel sereno.
Al Liverpool però poco importa dello svantaggio perché anche la ripresa comincia con la stessa carica agonistica con cui era finito il primo tempo: Klopp di grinta ne ha da vendere e riesce a trasmetterla ad i suoi ragazzi che già nelle scorse partite avevano dimostrato di saper essere squadra anche nei momenti più complicati. E, proprio come a voler scrivere un inaspettato lieto fine, ci pensa il rigore trasformato da Firmino a pochi minuti dal triplice fischio a riportare tutto in parità e rimandare il verdetto solo ai calci di rigori.
La lotteria dei tiri dal dischetto però non è benevola ai Reds: il capitano Handerson sbaglia la sua occasione e condanna tutti i suoi compagni al secondo posto, fra la gioia di Simeone ed il suo Atletico che alza al cielo di Monaco il primo (seppur inutile) trofeo di stagione.
