Calcio estero

Atletico Madrid – Real Madrid: la Spagna riscopre la violenza

Il derby di Madrid lascia in eredità follia, caos e un certo imbarazzo. Le immagini della pioggia di accendini caduti su Courtois dopo il gol di Militao hanno fatto il giro del mondo. Dopo la partita, l’Atlético ha ribadito con forza che applicherà alle persone coinvolte in questo incidente il regime interno previsto per i casi molto gravi, oltre ad ammettere di aver individuato uno dei protagonisti che ha scatenato gli incidenti.

Atletico, Real e Barcellona: anni di lotta alla violenza

Il Real Madrid lotta da 10 anni contro la violenza. L’antefatto risale al 26 dicembre 2013. Mesi prima, gli Ultras Sur avevano cominciato a dividersi al loro interno e quella frattura si concluse con uno scontro campale, a novembre, nello storico bar del Drakkar. In poco più di un mese, il comunicato con il quale il Real Madrid annunciava la prossima e alla completa riorganizzazione dello Stand South Fund Entertainment dello stadio Santiago Bernabéu. Poche parole per sfrattare gli Ultras Sur dallo stadio. Non è stato un processo semplice. Negli anni, striscioni e cori contro il presidente del Real Madrid e perfino graffiti sulla tomba della moglie in più di un’occasione. Lo stesso Florentino, su Cadena SER, durante la disputa del Mondiale per Club 2014, aveva di fatto sancito una netta presa di posizione contro ogni forma di violenza al Bernabéu. Anche a Barcellona il percorso è stato lungo. Joan Laporta, divenuto presidente del Barça per la prima volta aveva promesso tolleranza zero e con la mano pesante ha finito per lasciare i Boixos Nois fuori da Campo Nou. Laporta ha utilizzato il bisturi, tagliando i finanziamenti disponibili e ricevendo, come il suo collega, diverse minacce. Sono serviti circa due anni in Catalogna prima delle fine delle tensioni.

Atletico Madrid ma non solo: resistono i casi isolati

Immagine | Ansa

Tuttavia, la questione legata alla violenza rimane sempre molto calda. In diverse occasioni le frange più violente del tifo organizzato si sono intrufolate negli stadi di altre zone alle spalle del club oppure hanno viaggiato in Champions League, come nella partita contro il Braga della scorsa stagione quando il gruppo ha acquistato i biglietti e il comportamento violento ha provocato l’intervento della polizia antisommossa.  La posizione è chiara: “tolleranza zero”. Idem per il Barça. I Boixos sono apparsi in alcune partite della squadra riserve e anche in trasferte del Barça alle spalle del club. Una situazione comunque fluida e altamente infiammabile, specie se lontano dalla Spagna, dove i controlli sono legati a chi ospita che, dunque, è più esposto.

Pasquale Luigi Pellicone

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