C’era bisogno di rispondere alla vittoria netta del Real e l’Atlético Madrid non ha deluso: contro l’Huesca i gol di Correa e Carrasco hanno deciso la partita e riacciuffato il primo posto.
I colchoneros si compattano nel momento più difficile
Il 2-0 del Wanda Metropolitano ha le sembianze del più classico risultato dell’Atlético di Simeone. Eppure i colchoneros hanno rischiato pressoché nulla, affondando fino a trovare il raddoppio. Una gara ordinata, giocata più sul piano mentale che su quello fisico. L’Huesca è in piena lotta per la salvezza e la sconfitta odierna non sconvolgerà i piani di Pacheta: ad aver qualcosa da perdere era solo l’Atleti. Ma nel momento cruciale della stagione, i ragazzi del Cholo hanno saputo ricompattarsi, com’è nella natura dei colchoneros. Alle assenze di Suarez, Joao Felix e Lemar ha messo una pezza Llorente. Lo spagnolo ha fornito entrambi gli assist, raggiungendo la doppia cifra anche nella rifinitura dopo le 11 reti in Liga. Lui, Correa ormai proposto come punta e Carrasco in gran forma sono stati capaci di riportare l’Atlético in testa alla classifica dopo le vittorie dei blancos e del Siviglia, rispedite rispettivamente a 3 e 6 punti, in attesa del Barcellona che può tornare a 5 punti di distanza.
Il ruolino di Simeone con le neopromosse
Un’altra certezza per i colchoneros, in questo momento, resta Simeone. L’argentino, a Madrid dal dicembre del 2011, non ha mai perso contro una neopromossa. I suoi numeri, in tal senso, descrivono una vera e propria marcia senza sbavature: 25 vittorie e 2 pareggi, a cui si aggiunge il 2-0 con l’Huesca. Il Cholo non sbaglia un colpo: gli aragonesi non hanno mai segnato all’Atlético (tra questa stagione e la 2018/19). I 73 punti raggiunti dall’Atlético mantengono il passo della Liga 2015/16 e sono poco al di sotto della 2013/14 (79 punti dopo 32 giornate). Quest’ultima valse il titolo ai colchoneros: Simeone si augura possa bastare qualche punto in meno e tanto sudore in più.