L’anti Barcellona è l’Atletico Madrid, o meglio l’Atletico Madrid dei secondi tempi. L’anticipo delle 13.00 di Liga ha visto i ragazzi del Cholo Simeone strappare 3 punti pesantissimi contro il Siviglia al termine di una gara giocata nuovamente a corrente alternata con un primo tempo a tratti fiacco ed una super ripresa.
10 gol su 12 totali sono arrivati nelle riprese, questo dato non può essere casuale. La differenza di questa squadra la fanno la tenuta fisica, la capacità mentale di gestire le forze e ‘esplosività di un undici che ha sia grandi ricambi che giocatori in grado di decidere quando e come fare la differenza. Ancora una volta l’Atletico Madrid si è dimostrato un perfetto collettivo che esalta i singoli ma non dipende da essi.
Ed è per questo che Griezmann, colui che si è ambientato meglio nel nuovo Wanda metropolitano con 2 gol in 2 partite, ha recitato solo il ruolo di giustiziere con la rete del 2-0 senza prendersi gli onori del gol che ha sbloccato la partita che sono spettati a Carrasco.
Primo tempo come detto soft con la ricerca degli spazi attraverso il ragionamento e con poco dispendio fisico: una grande occasione creata tramite il palleggio ha portato al primo grande acuto, la traversa di Filipe Luis, unica nota gradevole di 45 minuti troppo cervellotici e poco spettacolari.
Ma la grande squadra sa quando colpire e il Siviglia si è ritrovato succube di un dominio colchonero nella seconda metà di gara. Carrasco ha rotto la partita con un’accelerazione brutale che ha messo in crisi N’Zonzi e in ginocchio Sergio Rico, per segnare il gol più prezioso di questa intensa fase di stagione.
Poi Simeone ha gestito i cambi combinando la posizione di Thomas con la qualità di Correa per rendere la sua squadra sia bilanciata che pericolosa. Ed infatti è arrivato il raddoppio con Griezmann grazie ad un’azione che testimonia la migliore condizione fisica dell’Atleti, capace di arrivare sempre in anticipo sulle palle vaganti.
Allo stesso modo arriverà anche l’azione più pericolosa per il 3-0 con Carrasco atterrato in area di rigore ma non premiato dall’arbitro di giornata. Il Siviglia nel finale è apparso alle corde e incapace di reagire mentre i colchoneros erano padroni del campo perfettamente consci di ciò che dovevano fare.
Ancora una volta Simeone ha preparato un copione perfetto: efficace e facile da recitare per portare la sua squadra al secondo posto e far capire a tutta la Liga chi è che può spaventare il Barcellona. Con questo tipo di tenuta fisica e mentale l’Atletico può togliersi enormi soddisfazioni.