Il Barça per continuare il suo ruolino di marcia niente male (7 vittorie in altrettante sfide), l’Atléti per dimenticare l’ultimo insoddisfacente pari in casa del Leganés. C’erano tutte, le motivazioni, per assistere ad una sfida dal sapore importante in un Wanda Metropolitano addobbato a festa. Solito 4-4-2 per Simeone, con Savic preferito a Giménez e sia Torres che Gameiro in panchina per via del tandem leggero Carrasco-Griezmann. Ancora 4-3-3 per Valverde, che inizialmente ha rinunciato a Paulinho e Deulofeu affidandosi ad un Leo Messi reduce dalla tripletta albiceleste a Quito.
Primo tempo – Proprio La Pulga ha dato il via alla partita, cimentandosi in uno slalom sgusciante per andar via a due uomini, ma è stata provvidenzialmente stoppata da Saúl al momento della conclusione. Nel complesso il Barcellona si arroccava dietro, protetto dalla fisicità di Umtiti, mentre i padroni di casa spingevano a tratti sull’acceleratore come quando Griezmann ha obbligato ter Stegen a distendersi per evitare il gol (9′). Sempre Le Petit Diable sugli scudi, un minuto dopo, con tunnel a Piqué e gran botta deviata dal piede del portiere tedesco. E se l’Atléti prendeva in mano le redini del match, Gabi mostrava a Messi il caloroso benvenuto sulle rive del Manzanarre con un intervento costato l’ammonizione al capitano colchonero. Mentre però Ferreira Carrasco era ben limitato dall’eccellente marcatura di Semedo, il Barcellona aveva concesso troppi spazi a Saúl che al 22′ ha messo il suo timbro con un destro a giro, da fuori area, che si è insaccato imparabilmente sul secondo palo. Il catino infernale del Wanda si esaltava, i catalani non hanno accelerato ma anzi puntavano sul possesso palla. Ancora qualche invenzione di Messi, qualche passaggio di Don Andrés Iniesta, infine ecco il duplice di fischio di Antonio Mateu Lahoz con annesso giallo sventolato addosso a Rakitic per un fallo su Griezmann.
Secondo tempo – Manco ripartiti e Carrasco per poco non ha siglato il vantaggio (47′). Il fatto di esser più o meno in controllo del match ha allettato l’Atlético che subito ha cercato l’estetica, con Griezmann a provare la sforbiciata al volo non riuscendovi per poco (53′). Valverde chiamava i suoi all’attacco, e così facendo apriva il fianco alle folate dei colchoneros: è però stato Luis Suárez ad andare vicino al pari impegnando Oblak (56′). Saúl atterrava Messi lasciando al Diez la mattonella dalla quale raramente sbaglia: e infatti l’argentino ha calciato talmente bene che la sfera si è infranta sul palo. Scampato pericolo per il Cholo, mentre si sarebbe delineato il più classico dei monologhi blaugrana, agevolato forse dai cambi (Deulofeu e Sergi Roberto per Iniesta e Semedo, mentre l’Atlético aveva richiamato in panchina Correa per Gaitán). Suárez combinava un triangolo con Messi mandando quest’ultimo in porta (66′), poi ancora Leo ha calciato di pochissimo a lato (71′). Simeone inseriva muscoli a centrocampo con Thomas, Valverde affinava il suo coltello con Paulinho dentro per Rakitic: anche questo avrebbe cambiato il match. All’80’ Oblak ha detto di no a Suárez, ma poco dopo il portiere sloveno si è visto beffato dal colpo di testa dell’ex Ajax e Liverpool, ad impattare un cross di Serbi Roberto (82′). A niente è servito l’ultimo cambio disperato, con l’ingresso di Fernando Torres per capitan Gabi: l’Atléti ha impattato contro i blaugrana.
Il tabellino:
Atlético Madrid (4-4-2): Oblak; Juanfran, Savić, Godin, Filipe Luis; Correa (dal 59′ Gaitán), Gabi (dall’84’ Torres), Koke, Saúl; Carrasco (dal 73′ Thomas), Griezmann. All: Simeone
Barcellona (4-3-3): ter Stegen; Semedo (dal 62′ S. Roberto), Piqué, Umtiti, Alba; Rakitic (dal 79′ Paulinho), Busquets, Iniesta (dal 62′ Deulofeu); Messi, Suárez, André Gomes. All: Valverde
Reti: 21′ Saúl, 82′ Suárez. Ammoniti: Saúl, Griezmann (A), Rakitic, Busquets (B). Arbitro: Lahoz
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