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Gioca l’Athletic ma vince il Valencia al San Mamés

Arriva la prima vittoria in Liga della nuova gestione Celades, la prima vittoria del Valencia fuori casa (in campionato). L’addio di Marcelino sembrava aver aperto una spaccatura importante tra calciatori e società, invece il tecnico Celades ha impiegato soltanto due settimane a ripristinare l’entusiasmo di partenza. I risultati giungono in un momento faticoso della stagione (le sette gare in 21 giorni per chi gioca in Europa); ci sarà tempo per impostare una nuova filosofia di gioco.

Termina dunque 0-1 una gara in cui per lunghi periodi ha dominato l’Athletic, avvolgendo l’avversario in una morsa che però oggi non ha portato il gol. Tre punti persi per i leones di Bilbao che nonostante la sconfitta orbitano in zona Europa e sono soddisfatti di un inizio di stagione completamente opposto a quello dello scorso anno. I baschi ormai pendono dalle direttive del tecnico Gaizka Garitano, che in qualche mese è riuscito a sistemare la difesa e a organizzare buone trame di gioco. L’ex Eibar, sulla panchina dell’Athletic dal 5 dicembre scorso, può vantare una media di quasi due punti a partita in trentatré gare giocate. I leones hanno raggiunto una dimensione importante, il San Mamés può nuovamente essere considerato uno degli stadi più difficili di espugnare della Liga. La rete in contropiede di Denis Cheryshev, oltre a decidere la partita, ha interrotto l’imbattibilità casalinga del portiere Unai Lopez e l’imbattibilità in generale dell’Athletic che non aveva ancora mai perso in Liga.

Cillessen, Diakhaby e Gabriel i migliori in campo del Valencia, per non citare il solito eterno Dani Parejo. È indicativo che i calciatori ad aver giocato meglio siano il portiere e i due centrali di difesa. L’estremo difensore ex Barça è riuscito a calare interventi provvidenziali che hanno salvato i pipistrelli in almeno tre occasioni. Il pieno controllo aereo del brasiliano Gabriel e del francese Diakhaby, i quali hanno sempre sovrastato i vari Williams, Aduriz e Raul Garcia, ha permesso alla coppia valenciana su una delle caratteristiche dell’avversario: i cross dagli esterni. Buona e inaspettata compattezza difensiva, ma ancora poca intesa dal centrocampo in su. Una squadra con il potenziale offensivo del Valencia non può giocare difesa e contropiede, non può offendere solo se in svantaggio e dipendere dai lampi isolati dei suoi attaccanti. Complimenti all’ex vice del Real Madrid per essere riuscito a porre rimedio alla difficile situazione in poco tempo e per aver ottenuto due 0-1 in trasferta sui difficili campi di Stamford Bridge e San Mamés. Tuttavia ci si aspetta di più da una squadra costruita per crescere ancora e consegnata da Marcelino in fiducia e con l’esperienza giusta per dare fastidio alle grandi.

Francesco Castorani

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