Il 3/04/2021 rimarrà giorno particolare nei paesi baschi, un giorno che tra le strade di Bilbao e San Sebastián aspettano da ormai un anno. Athletic Bilbao e Real Sociedad giocheranno finalmente la finale di Copa del Rey 2019-20; un’attesa lunga quasi 365 giorni si è ormai consumata per una delle partite più importanti della storia recente dei due club. Nonostante i ripetuti rinvii di questo anno complicato non ci saranno i tifosi, la situazione sanitaria ancora non lo permette. A risentirne sarà il ricordo dei migliaia di appassionati che desideravano a tutti i costi seguire la sfida dal vivo e la cornice dell’Estadio La Cartuja di Siviglia, ma non verrà affatto scalfita l’importanza di una sfida storica che ha rimesso al centro della Spagna il calcio basco.
La rivalità tra Athletic Club e Real Sociedad non è recente, bensì affonda le sue radici in quasi un secolo di scontri, avvicendamenti, tradimenti, ma anche unione. È ai limiti dell’impossibile combattere i giganti che da decenni dominano il calcio spagnolo, ecco perché per Erreala e, soprattutto Leones, vincere questa coppa significa molto di più. Nella storia del calcio spagnolo le vincitrici del campionato sono state 9, mentre per quanto riguarda la Copa del Rey il totale di squadre differenti ad alzare il trofeo sale a 14, e in entrambi i palmarès sono presenti sia Real Sociedad che Athletic.
Athletic Club
Il club più importante di Bilbao ha vinto 23 volte la Copa del Rey (durante il Franchismo denominata Copa del Generalísimo), ma il trofeo manca dalla stagione 1983-84, dopo la quale l’Athletic ha raggiunto per quattro volte la finale perdendo una volta con l’Atletico Madrid e tre con il Barcellona. Dopo il Real e il Barcellona è la squadra più titolata di Spagna, nonché l’unica insieme alle due regine ad aver partecipato a tutte le edizioni della Primera División. La particolare politica del club, ormai nota a tutti, gli consente di essere un unicum affascinante nel paese e nel mondo, ma ne ha indubbiamente frenato la crescita e ridotto le possibilità di conquistare trofei in un calcio sempre più globalizzato.
Gli unici titoli vinti negli anni 2000 sono due Supercoppa di Spagna (2015 e 2021). Ed è proprio l’ultimo, un rocambolesco ed emozionante 3-2 con il Barcellona che rischia di aprire un piccolo ciclo per l’Athletic. I leones infatti, oltre agli obiettivi di campionato, inseguono il sogno di un particolare triplete (una Supercoppa di Spagna e due Coppa del Re) da conquistare nel giro di qualche mese.
L’Athletic, che negli ultimi anni ha visto avvicendarsi e fallire diversi progetti in panchina, sembra aver ritrovato una chiara identità con Marcelino che è riuscito nella doppia impresa di vincere una Supercoppa dopo una settimana dal suo arrivo e di raggiungere la finale di Copa del Rey 2020-21 che si disputerà il prossimo 17 aprile ancora contro il Barça di Koeman.
Real Sociedad
Discorso diverso per il club di San Sebastián, a secco di trofei proprio dall’ultima Copa del Rey della stagione 1986-87. Gli txuri-urdines non hanno una bacheca così piena come quella dei rivali e hanno vissuto larga parte della propria storia come seconda squadra dei paesi baschi. Nelle ultime stagioni hanno però pareggiato e a tratti superato il livello dei rivali, impantanati in progetti fallimentari, e sono riusciti a disputare una volta la Champions e tre l’Europa League. Competizione dalla quale nella corrente stagione sono usciti per mano del Manchester United ma che puntano a rigiocare anche il prossimo anno, saldi in quinta posizione con dieci punti di distacco proprio sull’Athletic.
Quattro giorni dopo l’indimenticabile finale di sabato, si giocherà la gara di ritorno di Liga contro i rivali nel nuovo Anoeta e, seppure quel derby avrà un sapore diverso dopo la finale, la Real parte con il favore di una statistica, quella di aver vinto cinque degli ultimi quattro scontri diretti disputati.
I sei gol incassati in casa da un Barça incontenibile non rappresentano un buon modo di arrivare alla partita più importante dell’anno, ma la sosta dovuta alle nazionali ha dato a Imanol il tempo di lavorare sulla testa dei suoi calciatori. Finali così ad alta tensione non si giocano tutti gli anni e l’impressione è che tra l’ottimo momento dell’Athletic e la leggera superiorità tecnica della Real non si possa individuare una favorita. Dopo un anno però possiamo parlare finalmente della gara più importante del calcio basco e questo è una vittoria per entrambe.
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