Continua la corsa del Barcellona in testa alla Liga, continua il momento complicato dell’Athletic. Al San Mames Leo Messi inscena il suo personale spettacolo per gelare gli oltre cinquantamila della Catedral in un match intenso, equilibrato soltanto a tratti, ovvero quelli in cui i catalani non alzano il ritmo, soprattutto nel primo tempo. Poi un palo della Pulga e l’ago della bilancia che prende una chiara direzione, fino all’azione del primo gol, aperta e conclusa dal 10. Rojiblancos di nuovo vivi nella ripresa, ma Barcellona troppo forte: Paulinho sentenzia nel recupero.
Il 4-3-3 camuffato di Ernesto Valverde – il quale peraltro ottiene la sua prima vittoria al San Mames da avversario dopo un pareggio e quattro sconfitte – paga ottimi dividendi. Paulinho ne giova più di tutti, trovando spazi per inserirsi con continuità. In avvio però l’Athletic, con svariate assenze soprattutto in difesa – De Marcos, Balenziaga e Yeray, oltre a Munian più avanti – riesce a dimostrarsi all’altezza del Barcellona. La prima grossa palla-gol capita infatti sul destro di Aduriz, sul quale Ter Stegen è provvidenziale. I catalani reagiscono alzando il ritmo del proprio possesso palla, iniziando a produrre occasioni in serie: gli incontristi voluti da Ziganda in mezzo al campo, nelle figure di San José e Iturraspe, iniziano a fare fatica a leggere i movimenti sulla trequarti dei blaugrana.
La prima vera avvisaglia la manda Leo Messi, che termina un’azione corale sceglie di saltare Kepa anziché spiazzarlo, fermandosi contro il palo. A otto dall’intervallo però l’argentino aggiusta la mira, incoccia un cross rasoterra di Jordi Alba dal fondo e gela l’estremo basco. Paulinho ha anche la chance del raddoppio immediato, solo la traversa gli dice di no. In controllo totale il Barcellona, gestione ragionata che nel primo quarto d’ora del secondo tempo tende ad andare in calando. L’Athletic recupera fiducia con lo scorrere dei minuti, prova anche a colpire su azioni da calcio piazzato: Raul Garcia colpisce la parte superiore della traversa con un’incornata in torsione.
Il calo del centrocampo di Valverde coincide, non per caso, con la crescita dei baschi, più volenterosi che ordinati alla ricerca di un pareggio per la verità mai davvero sfiorato. Ziganda prova a giocarsi la tecnica di Beñat: dal suo piede nasce un’azione che Aduriz conclude con un destro leggibile per Ter Stegen. Si fa sentire anche la stanchezza nel Barcellona, poco brillante nella ripresa con un Rakitic forse anche troppo largo per pungere e André Gomes ancora fuori dal gioco. Di nuovo Aduriz ci riprova, stavolta di testa, ma ancora Ter Stegen gli nega la gioia del pareggio con una parata di puri riflessi.
Nel recupero il sigillo lo piazza Paulinho, a conclusione di un contropiede guidato da Messi: Kepa para su Suarez, il brasiliano c’è per il tap-in. Sono altri tre punti per il Barcellona, la nona vittoria in dieci partite per la squadra di Valverde, che continua a marciare in solitaria davanti a tutti senza lasciare margini di rimonta alle avversarie. L’Athletic invece, dopo il pareggio a Formentera, reagisce con i nervi, ma non è ancora sufficiente. La classifica parla di soli undici punti e il momento difficile, sotto il profilo dei risultati, non si placa.
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