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Atalanta, Zaniolo è tornato: il dado è tratto

Nicolò Zaniolo, chi (finalmente) si rivede. Grazie anche al sui gol, l’Atalanta vince in casa dello Stoccarda e si piazza a ridosso delle magnifiche otto in classifica nella fase campionato di Champions League. Un risultato straordinario per una squadra che non smette di stupire. Un successo firmato anche e soprattutto da Nicolò Zaniolo, che ha ritrovato il gol nell’Europa che conta. La cura – Gasperini era, forse, l’ultima possibilità per rilanciarsi ad altissimo livello e inizia a funzionare. Il gol allo Stoccarda è un primo, confortante, segnale.

Zaniolo, la prima volta e il primo passo con la Dea

Il primo gol con la Dea non si scorda facilmente, anche perché vincere a Stoccarda non è esattamente scontato. Il gol, al di là peso specifico sul risultato, può essere la pietra miliare di un nuovo percorso. Zaniolo ha scelto Bergamo per ritrovare fiducia e motivazioni smarrite fra Roma e Birmingham e, con questo gol, per sua stessa ammissione, si è tolto un bel peso. E può affrontare con maggiore leggerezza un percorso comunque impegnativo. Deve ancora inserirsi nei meccanismi di gioco di Gasperini ma la sensazione è che il dado sia tratto. Raccogliere l’eredità di Koopmeiners, in termini di gol e qualità, è nelle corde tecniche e fisiche di un ragazzo che deve solo ritrovarsi. Nessuno ha mai messo in discussione le doti di Zaniolo. Il problema, negli ultimi anni, oltre agli infortuni, è stato nell’equilibrio emotivo divenuto precario. Una piazza come Bergamo, un club come l’Atalanta e un allenatore come Gasperini rappresentano la strada migliore da imboccare per completare il percorso di maturazione.

L’atteggiamento è quello giusto: Spalletti aspetta

Di Zaniolo, negli ultimi tempi, rassicura paradossalmente più quello che non dice rispetto a ciò che fa in campo: lontano dal rettangolo di gioco sta mantenendo un profilo basso come raramente accaduto negli ultimi anni. Pochi social, ancora meno fronzoli. Alle stories ha sostituito sacrificio e sudore. Indubbiamente i frutti del cambiamento si colgono. E la sensazione è che ci siano tutti gli ingredienti per recuperare un talento ancora inespresso. Resta da limare ancora qualche “se” ma l’operazione rilancio è largamente alla portata. Se Zaniolo manterrà questo rendimento, se evita di strafare per dimostrare a tutti i costi e impara a giocare con e per i compagni senza lasciarsi sopraffare dalla pressione, diventa un calciatore potenzialmente devastante. E a quel punto sarà difficile negargli un maggiore minutaggio e occasioni per mettersi in mostra. E se tutto andrà come deve, non è complicato immaginare che Gasperini, dopo Retegui, possa regalare un’altra perla nerazzurra all’azzurro di Luciano Spalletti.

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