Atalanta, quale futuro per Gasperini e la Dea: il punto

Atalanta – Venezia, per avvicinarsi alla vetta e coltivare il sogno impossibile. Lo scudetto, che sarebbe l’ultimo regalo di Gian Piero Gasperini. Vincere il primo campionato della storia della Dea chiuderebbe con il migliore possibile del lieto fine un ciclo straordinario e forse irripetibile. Il tecnico, come noto, non rinnoverà: resta da capire quale possa essere la sua prossima destinazione.

La Roma, ipotesi più lontana

La Roma, alla ricerca di un nuovo allenatore dopo il “no” di Ranieri, è una ipotesi lontana. E non solo per una questione geografica. La panchina giallorossa richiede un lavoro importante, a medio lungo termine e non garantisce ragionevole certezza di competitività immediata per vincere lo scudetto. E comunque non sembra una piazza adatta al tecnico dell’Atalanta sia dal punto di vista ambientale, sia per la rosa che si ritroverebbe. Gasperini ha bisogno di tempo, tranquillità, pazienza e carta bianca nelle scelte tecniche. Elementi che a Trigoria non sono esattamente di casa. Al netto di storia e prestigio, la Roma rappresenta comunque una “diminutio”. Se a Gasperini interessa chiudere la carriera vincendo il titolo, serve un “istant team”.

Juventus, più di una opzione se resta Giuntoli 

La seconda opzione, che sarebbe anche più concreta, è l’approdo alla panchina della Juventus. Thiago Motta non è esattamente in una posizione solidissima e il quarto posto potrebbe non essere sufficiente per una conferma. La Juventus è una idea sfidante, ma molto, se non tutto, dipende da chi avrà peso specifico nella scelta del prossimo allenatore. Se toccherà a Giuntoli, non è escluso che Gasperini possa essere la prima opzione. Qualora invece sarà Chiellini ad avviare un nuovo corso, l’attuale tecnico dell’Atalanta non sarebbe in cima ai desideri, laddove c’è Antonio Conte. Il tecnico, apprezzatissimo dall’ex capitano bianconero, è legato al Napoli ma il filo non sembra così solido.

Il dopo Gasperini: quale futuro per l’Atalanta

In questo contesto, ovviamente, c’è anche l’Atalanta che non fara molto per trattenere l’attuale allenatore. Il “ce ne faremo un ragione” di Luca Percassi, dopo le frizioni legate al mercato di gennaio e al caso Lookman, non lascia molto spazio alle interpretazioni. Il prossimo allenatore della Dea comunque sarà scelto sulla linea della continuità tecnica. Ecco perché gli indizi portano su tre profili. Il primo è quello di Maurizio Sarri (inseguito anche dalla Roma) attualmente in attesa. L’Atalanta in questo senso, è una collocazione ideale. Nella lista dei Percassi anche Palladino, che ha ben impressionato sinora a Firenze. Bergamo sarebbe il terzo step di un percorso in crescendo. In questa ottica non è da scartare anche l’idea legata a Vincenzo Italiano, che si sta rivelando tecnico di spessore anche a Bologna dopo l’ottimo lavoro svolto a Firenze.

Change privacy settings
×