Atalanta-Gasperini, un “matrimonio” giunto ai titoli di coda? Possibili destinazioni e sostituti

In casa Atalanta si respira sempre più aria di addio tra il club e lo storico allenatore

Atalanta-Gasperini, un "matrimonio" giunto ai titoli di coda? Possibili destinazioni e sostituti. Nella foto, L'allenatore dell'Atalanta Gian Piero Gasperini
L’allenatore dell’Atalanta Gian Piero Gasperini | ANSA/CLAUDIO GIOVANNINI – Footbola.it

L’Atalanta e Gian Piero Gasperini sembrano avviarsi verso una separazione che, sebbene non ufficiale, è palpabile nell’aria. Con la stagione che volge al termine e un contratto in scadenza a fine giugno del 2025, le recenti dichiarazioni del tecnico di Grugliasco hanno acceso i riflettori su un futuro che potrebbe non includere più la “Dea” tra i suoi piani.

Tutto era cominciato con l’eliminazione dai playoff di Champions League e le annesse polemiche generate dal botta e risposta in merito al rigore calciato e sbagliato da Ademola Lookman nella sconfitta contro il Club Brugge. Poi sono arrivate le dichiarazioni di Gasperini alla vigilia del match contro l’Empoli (poi vinto con una goleada dall’Atalanta che ha estratto la cosiddetta “manita” dal cilindro, ndr). “C’è un inizio e una fine per tutte le cose”, ha affermato l’allenatore nerazzurro, suggerendo che il suo lungo ciclo a Bergamo, durato nove anni e impreziosito dalla conquista dell’Europa League nella scorsa stagione, potrebbe concludersi in anticipo rispetto alla scadenza naturale del contratto. Questa situazione ha già messo in moto la dirigenza nerazzurra, guidata dalla famiglia Percassi, che starebbe sondando il terreno per prendere in considerazione e monitorare attentamente un ventaglio di eventuali eredi dell’attuale allenatore.

Il futuro di Gasperini: possibili destinazioni post Atalanta

Gasperini e l’Atalanta potrebbero dirsi addio già alla fine di questa stagione, e il suo futuro è oggetto di speculazione. Tra le ipotesi più accreditate c’è quella della Roma. Secondo fonti attendibili, tra cui “Il Messaggero”, Gasperini è considerato uno dei principali candidati per la panchina giallorossa, soprattutto in vista del previsto passaggio del leggendario Claudio Ranieri a un ruolo dirigenziale. La Roma sta cercando un allenatore capace di gestire le pressioni di un club con una storia e un tifo così ferventi, e l’identikit del tecnico 67enne sembra adattarsi perfettamente a queste esigenze. Con la sua esperienza e la sua abilità nel costruire squadre competitive, l’ex allenatore del Genoa potrebbe rappresentare una scelta strategica per rilanciare le ambizioni della Roma.

Tuttavia, il profilo di Gasp potrebbe essere appetibile anche per altre squadre di Serie A. Non solo Roma, perché anche il Napoli potrebbe riaccendere l’interesse per Gasperini. Dopo l’arrivo di Antonio Conte, la situazione sulla panchina azzurra non è incerta, ma un possibile addio dell’allenatore pugliese, che però al momento non pare essere in bilico nonostante la rovinosa caduta di Como nell’ultima giornata, potrebbe far riaffiorare da un momento all’altro l’idea Gasp. Il tecnico di Grugliasco ha già dimostrato di poter lavorare con squadre di alto livello, e il Napoli sarebbe una destinazione interessante per lui, dato il potenziale della rosa a disposizione.

La suggestione

Un’altra località che potrebbe attrarre Gasperini è il Genoa, club che lo ha visto crescere come allenatore e dove i tifosi sognano un suo ritorno. La situazione delle ultime ore in casa Atalanta ha riacceso l’interesse della piazza rossoblù, desiderosa di riportare a casa un tecnico che ha segnato la storia recente del club. Tuttavia, il ritorno al Genoa potrebbe essere più una fantasia dei tifosi che una reale opportunità, considerando le attuali ambizioni di Gasperini.

L’appeal internazionale e le sirene arabe

Oltre alle opzioni italiane, Gasperini potrebbe anche valutare offerte dall’estero. Negli ultimi anni, il suo nome è stato accostato a club di calibro internazionale, in particolare in Arabia Saudita. Già nel giugno del 2023, si erano diffuse voci su un possibile interessamento dell’Al-Nassr, club che vanta un roster stellare composto tra gli altri anche da Cristiano Ronaldo. Anche se quell’offerta iniziale non si concretizzò, è probabile che nuove proposte possano arrivare dalla Saudi Pro League, un campionato che sta attirando sempre più talenti e allenatori internazionali ed europei di prestigio grazie a ingaggi faraonici.

Le sfide per l’Atalanta: la ricerca del sostituto

Ma in caso di separazione, chi potrebbe prendere il posto di Gasp a Zingonia? Con Gasperini sempre più vicino a un addio, la dirigenza atalantina si trova di fronte a una sfida cruciale: trovare un sostituto all’altezza. L’eredità lasciata dal tecnico di Grugliasco sarebbe molto pesante. Sotto la sua guida, l’Atalanta ha raggiunto traguardi storici, tra cui la partecipazione a competizioni europee e la vittoria dell’Europa League. I Percassi sono consapevoli che l’eventuale nuovo allenatore dovrà mantenere alto il livello di competitività e la filosofia di gioco che ha caratterizzato gli anni di Gasperini.

I possibili ed eventuali eredi di Gasp

Tra i nomi che circolano per la successione spiccano quelli di:

  1. Igor Tudor: ex giocatore del Genoa ed ex tecnico, tra le altre, di Hellas Verona, Marsiglia e Lazio (con una piccola parentesi da vice alla Juventus). Al momento però è un allenatore che figura all’interno della cosiddetta lista degli “svincolati”. Tudor ha già dimostrato di avere una mentalità vincente e una buona esperienza internazionale. La sua conoscenza del calcio italiano e il suo approccio proattivo potrebbero rappresentare una continuità con il lavoro di Gasperini.
  2. Raffaele Palladino: attualmente alla Fiorentina, è un altro candidato interessante. Già allievo di Gasperini, conosce a menadito la filosofia del club e potrebbe rappresentare un’opzione di continuità per i Percassi.
  3. Maurizio Sarri: ex allenatore di Lazio, Juventus, Chelsea, Napoli ed Empoli, ma anche lui appetibile perché svincolato, ha una grande esperienza internazionale e rappresenta dunque una scelta intrigante. Il suo stile di gioco offensivo e la sua capacità di lavorare con i giovani potrebbero adattarsi bene al progetto atalantino.

In un contesto così dinamico, l’Atalanta deve agire con lungimiranza e decisione. La separazione da Gasperini, sebbene inevitabile, potrebbe segnare un nuovo inizio per il club, richiedendo al contempo una riflessione profonda su quale direzione intraprendere per continuare a competere ai massimi livelli.

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